Con la legge di Bilancio torna il bonus asilo nido, senza limiti di reddito e fino a esaurimento fondi, sosterrà le famiglie

Con la Legge di Bilancio ritorna il bonus asilo nido. Il sostegno verrà erogato in base alle ore di asilo e andrà a sostenere i genitori nel pagamento delle rette, ma non solo.
Interesserà anche le famiglie con bambini sotto i 3 anni malati gravi che non possono frequentare gli asili nido, per l’introduzione di “forme di supporto presso la propria abitazione”.
Il bonus asilo nido rientra tra i bonus confermati nella legge di Bilancio 2018. Era già stato introdotto nella Finanziaria dello scorso anno. Al momento non sono previsti cambiamenti rispetto all’ammontare del beneficio e ai criteri e alle modalità di erogazione.

Ma in cosa consiste il bonus asilo nido?

L’agevolazione consta di un buono di mille euro l’anno per tre anni (per un totale di massimo 3mila euro), che spetta alle famiglie con figli piccoli, a prescindere dal reddito.
Il contributo verrà erogato in base alle ore di asilo nido e andrà a sostenere i genitori nel pagamento delle rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati.
Ne saranno interessate anche le famiglie con bambini sotto i 3 anni malati gravi che non possono frequentare gli asili nido. In questi casi si parla di “forme di supporto presso la propria abitazione”. Al momento della domanda sarà necessario indicare a quale delle due agevolazioni si vuole accedere.
Questa importante agevolazione è stata introdotta con la legge di Bilancio 2017 e prevede l’erogazione del beneficio, per ogni figlio nato, adottato o affidato a partire dal 1 gennaio 2016, per un massimo di 3 anni d’iscrizione al nido.
Il bonus viene erogato in undici rate mensili da 90,91 euro ciascuna ed è indipendente dal reddito Isee delle famiglie.
Perché fosse operativo, si è aspettato fino a luglio, quando è stata resa disponibile la procedura online di acquisizione.
Da luglio scorso è possibile presentare le domande entro il 31 dicembre di ogni anno.
I bonus verranno erogati fino a esaurimento e secondo l’ordine di presentazione telematica. Ciò comporta che, terminate le risorse, le domande presentate successivamente non verranno prese in considerazione.

Quali sono i requisiti per richiedere il bonus asilo nido?

La domanda si presenta accedendo ai servizi telematici online dell’Inps (mediante il pin dispositivo, lo Spid o la Carta nazionale dei servizi), chiamando il numero verde Inps 803164 (gratuito da rete fissa) oppure lo 06164164 da rete mobile.
Se si hanno due o più figli che frequentano il nido e per i quali si voglia fare richiesta, occorre presentare una domanda per ciascun figlio.
Per ottenere l’assegno intero di mille euro, il bambino deve essere iscritto per tutto l’anno. In caso di partecipazione parziale, infatti, il bonus spetta solo in parte.
Nella domanda occorre pertanto indicare i mesi di frequenza per i quali si chiede il sostegno.

Altri requisiti importanti riguardano la residenza.

I bambini devono avere la stessa residenza della mamma o del papà che hanno fatto richiesta. Mentre il genitore deve avere la residenza in Italia e cittadinanza italiana, comunitaria o extracomunitaria.
In quest’ultimo caso occorre il permesso di soggiorno Ue di lungo periodo o della carta di soggiorno.
Ai cittadini italiani sono equiparati i cittadini stranieri aventi lo status di rifugiato politico o lo status di protezione sussidiaria.
Infine, la domanda del bonus asilo nido deve essere accompagnata dalla documentazione che provi l’avvenuto pagamento della retta per lo stesso.
Quanto al contributo per i bimbi malati gravi, ecco cosa è stato previsto. La possibilità di ricevere il bonus è stata estesa anche ai bambini affetti da una malattia cronica. Se i piccoli necessitano di cure presso il proprio domicilio e quindi non possono frequentare l’asilo nido, possono riceverlo.
Anche in questo caso si tratta di un bonus da 1000 euro, ma erogato dall’Inps in un’unica soluzione.
Per farne richiesta occorre presentare un’apposita domanda. Questa dovrà essere corredata dal certificato rilasciato dal pediatra scelto liberamente dalla famiglia, che attesti “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica” per l’intero anno di riferimento.
 
 
 
Leggi anche:
BONUS NONNI, IN ARRIVO UN BONUS FISCALE PER CHI AIUTA I NIPOTI
 

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui