I farmaci falsi sono al secondo posto tra i prodotti contraffatti in Italia. La Società italiana di urologia lancia la campagna “la tua salute vale di +” presentata oggi a Roma.

Nel nostro Paese è boom di farmaci falsi. A lanciare l’allarme sono gli urologi della SIU (Società italiana di urologia), che spiegano come i medicinali contraffatti più diffusi siano quelli contro l’impotenza.

Infatti, sembra che il boom di farmaci contraffatti coinvolga soprattutto uomini con disfunzioni erettili che preferiscono comprare sul web anziché rivolgersi a un medico.

In base ai dati forniti dall’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), la tipologia di farmaci che sono stati più oggetto di sequestri è quella per il trattamento delle disfunzioni erettili – 60-70% del totale – e le tossine botuliniche. Seguono gli integratori alimentari per celare la presenza illecita di principi attivi farmaceutici.

Ma a cosa è dovuto questo boom di farmaci falsi contro l’impotenza?

Per Walter Artibani, segretario generale di Siu “sono ancora troppi gli imbarazzi dei pazienti maschi nel parlare al medico delle difficoltà erettili, insieme con l’illusione di poter disporre ad un prezzo molto basso di farmaci altrimenti più costosi”.

Eppure, si tratta di un rischio enorme per la salute.

“I farmaci contraffatti o falsificati – ha precisato Vincenzo Mirone, responsabile comunicazione Siu – costituiscono un grave rischio per la salute pubblica. In molti casi contengono elementi pericolosissimi per la salute: nei prodotti sequestrati sono stati trovati vernici stradali e gesso, tracce di arsenico e veleno per topi”.

Una situazione assai preoccupante, che ha convinto la SIA a lanciare una campagna di prevenzione dal titolo”la tua salute vale di +” presentata oggi a Roma.

Infatti, secondo il rapporto ‘Illicit Trade: Converging Criminal Networks’ del 2016 è emerso che il 32% dei farmaci contraffatti non contiene principi attivi.

Di questi, il 20% ne contiene in quantità non corrette, mentre il 21.4% è composto da ingredienti sbagliati.

Infine, il 15.6% ha corrette quantità di principi attivi ma un packaging falso, l’8.5% contiene alti livelli di impurità e contaminanti.

I farmaci contro l’impotenza simili al viagra, non vengono acquistati attraverso canali non ufficiali solo da maschi adulti e con problemi, ma anche da ragazzi che si illudono così di poter migliorare le loro prestazioni.

“E’ indispensabile – prosegue Artibani – riprendere il discorso con i ragazzi e fare un’alleanza fra le istituzioni e i principali canali di vendita online, come quello già operativo tra Aifa e eBay”.

Il boom di farmaci falsi, però, è un business anche dal punto di vista economico. Secondo il Consiglio d’Europa, infatti, il commercio di farmaci contraffatti supera di 25 volte quello delle sostanze stupefacenti.

“Un pusher di fake viagra – ha spiegato Mirone – guadagna oggi molto di più di uno spacciatore di cocaina”.

I farmaci contraffatti, solitamente, provengono dall’India, e nello stesso Paese, a Mumbai, è stata trovata la maggior parte dei farmaci oncologici rubati in Italia.

 

 

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