Protagonista dell’episodio un 22enne di Partinico, in Sicilia, già noto alle forze dell’ordine. Il ragazzo, non tollerando l’attesa in Pronto soccorso, avrebbe sferrato dei calci a una infermiera provocandole un trauma contusivo all’emitorace

Violenza e minaccia a pubblico ufficiale e lesioni personali. Queste le accuse rivolte a un giovane di Partinico, in Sicilia, che domenica sera avrebbe sferrato dei calci a una infermiera nel Pronto soccorso del centro siciliano. Il ragazzo, 22enne già noto alle forze dell’ordine, è stato quindi deferito all’Autorità giudiziaria dai carabinieri.

Secondo quanto ricostruito dai militari il giovane, giunto presso il pronto soccorso del nosocomio, era stato visitato al triage con diagnosi di sindrome influenzale. Gli era quindi stato attribuito un codice verde.  Dopo una breve attesa dovuta alla necessità degli operatori sanitari di assistere una persona in codice rosso, avrebbe cominciato a dare in escandescenza.

L’infermiera rimasta vittima dell’episodio di violenza gli si sarebbe avvicinata per cercare di calmarlo, ma sarebbe stata colpita violentemente con due calci alla spalla e al petto. L’operatrice sanitaria ha ricevuto una prognosi di sette giorni per un trauma contusivo all’emitorace.

L’episodio è stato fermamente condannato dal Commissiario straordinario dell’Asp, Antonio Candela, recatosi in visita all’Ospedale.

Candela ha ricordato che quello di domenica è il terzo grave episodio di violenza verificatosi presso la struttura sanitaria di Partinico ai danni del personale. Gli altri due fatti risalgono al novembre del 2016 e al dicembre del 2017: nel primo caso un infermiere ha riportato la frattura della mandibola, nel secondo un vigilantes è stato malmenato per aver difeso un operatore sanitario. Il Commissario ha quindi annunciato che in questa vicenda  l’Asp si costituirà parte civile “per tutelare gli operatori in tutte le sedi competenti”.

L’Asp di Palermo, in una nota, ha espresso “vicinanza a tutto il personale quotidianamente impegnato a fornire assistenza agli utenti”. Solidarietà è giunta anche dal Nursind.  Il sindacato degli infermieri, in particolare, ha avanzato alcune precise richieste  per porre fine a questa spirale di violenza: più soldi in bilancio per la vigilanza privata nelle aziende ospedaliere e nuove immissioni di personale per evitare situazioni di tensione.

 

 

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