A Bologna le indagini dei Carabinieri si sono concentrate su due camici bianchi che avevano omesso di effettuare la completa asportazione della colecisti a un paziente sottoposto a colecistectomia laparotomica

Il carabinieri del NAS di Genova hanno deferito un medico all’Autorità Giudiziaria per responsabilità colposa in relazione alla morte di un anziano nel 2017.  Il provvedimento scaturisce da una complessa serie di accertamenti conseguenti il decesso del paziente. Secondo le indagini dei militari,  il sanitario, durante una visita medica, non avrebbe ben valutato il grave quadro clinico del paziente. Avrebbe quindi omesso di adottare le necessarie terapie tese a salvaguardarne la vita.

Gli investigatori dell’Arma, inoltre, sono riusciti a dimostrare che il medico non aveva provveduto a rilasciare il prescritto modello inerente la certificazione della visita effettuata.

A Bologna, invece, i NAS, a conclusione di un’attività ispettiva effettuata nel settore della sanità pubblica, hanno deferito alla locale Procura della Repubblica due camici bianchi.

Entrambi gli indagati sono ritenuti responsabili dei reati di falsità ideologica e lesioni personali colpose. Le indagini hanno riguardato gli eventi conseguenti un intervento chirurgico di colecistectomia laparotomica, in seguito al quale il paziente aveva lamentato persistenti dolori addominali. Ulteriori accertamenti diagnostici avevano dimostrato che i due chirurghi avevano omesso di effettuare la completa asportazione della colecisti. Il tutto contrariamente a quanto indicato nel loro certificato di dimissione ospedaliera.

Il NAS di Cosenza, infine, al termine di una serie di complessi controlli incrociati, ha deferito quattro persone all’Autorità Giudiziaria per falso ideologico e uso d’atto falso. Le indagini sono scaturite dall’ispezione igienico sanitaria di una casa di cura calabrese. I carabinieri hanno esaminato le lauree esibite dal personale effettuante l’attività di fisioterapista. I successivi accertamenti hanno dimostrato che i titoli di studio erano stati conseguiti mediante delle autocertificazioni false, finalizzate ad ottenere dei crediti formativi.

 

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