Scotti: subito un tavolo per far fronte alla carenza di mmg riqualificando il percorso di formazione in Medicina Generale nell’ottica di una vera evoluzione verso contratti formazione-lavoro

Una “notizia positiva”, che mette in luce la volontà del Ministero della Salute di rispondere alla carenza di mmg mantenendo la necessità di un percorso formativo di tre anni per rispondere alle esigenze crescenti di cure primarie dei cittadini italiani”. Così il segretario Generale FIMMG Silvestro Scotti commenta l’approvazione in Senato del Decreto Calabria

“Ora però – aggiunge il rappresentante sindacale – non c’è da perdere tempo, quella prevista nel Decreto è solo una soluzione transitoria che affronta il problema per un triennio. Questo tempo va utilizzato per le soluzioni strutturali”.

Per la Fimmg è dunque “determinante aprire immediatamente un tavolo Ministero/Regioni per strutturare un percorso di riqualificazione della formazione in Medicina Generale nell’ottica della “formazione-lavoro”. Occorre, inoltre, “mettere in agenda la chiara definizione dei rapporti con l’Accademia del Corso di Formazione in Medicina Generale senza renderlo una specializzazione universitaria, ma riconoscendogli pari valore, anche nelle banalissima nomenclatura”. E’ necessario, infine, “non trascurare gli sforzi, le proposizioni e le progettualità già avanzate in questi ultimi anni dalla SIMG, Società Italiana della Medicina Generale, sui contenuti e caratteristiche del ‘core curriculum’”.

“La chiave – prosegue Scotti – è quella di un percorso di “formazione-lavoro” evoluto verso il riconoscimento di un nuovo ruolo per la Medicina Generale, seguendo la ratio del Core Curriculum che definisce il percorso e i contenuti delle competenze cliniche e organizzative dei Medici di Medicina Generale. Professionisti che dovranno adattarsi ai tempi che ci aspettano, viste anche le curve demografiche della popolazione”.

Un “obiettivo cogente”, quest’ultimo, alla luce della possibilità riqualificata proprio dal Decreto Calabria dell’ottenimento di incarichi da parte di medici durante il corso di formazione.

Il segretario generale FIMMG sottolinea infatti come l’approvazione del Decreto abbia di fatto avviato, inoltre, il countdown per i prossimi tre anni. Un “tempo limite entro il quale lavorare ad una variazione significativa dei modelli di accesso al corso di formazione, valutando nel punteggio oltre al risultato dei quiz sia titoli di studio (tesi di laurea o pubblicazioni in tema di Medicina Generale) che quelli di servizio per l’attività già svolta, alla luce delle norme vigenti, nell’area della Medicina Generale.

“Vogliamo credere – conclude Scotti – che non ci si accontenti di quanto definito e che piuttosto il Decreto Calabria, per la parte di interesse della formazione in Medicina Generale, rappresenti lo start up per una vera rivoluzione dell’approccio alla preparazione dei futuri medici delle famiglie italiane. Confermiamo la nostra volontà di partecipazione e proposta, sapendo però essere critici come già fatto per chiunque voglia solo creare sanatorie dequalificanti per un’area che invece per le sfide future che ci aspettano ha bisogno di investimenti formativi di eccellenza”.

Leggi anche:

IL DECRETO CALABRIA È LEGGE, VIA LIBERA DEFINITIVO DAL SENATO

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui