Il professionista, in servizio all’ospedale di Catanzaro, ha subito delle escoriazioni da parte del padre di un bambino mentre si apprestava a svolgere un intervento

Ancora un caso di aggressione nei confronti di un medico, questa volta in Calabria. L’episodio in questione è stato registrato la scorsa settimana a Catanzaro, presso l’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”.
Come racconta la Gazzetta del Sud il camice bianco vittima dell’episodio di violenza era in attesa dell’ascensore per raggiungere il blocco operatorio. Avrebbe dovuto eseguire un intervento con urgenza quando è stato raggiunto dal padre di un giovane paziente che necessitava di una consulenza non urgente.
Dal momento che la prestazione sul bambino avrebbe richiesto almeno mezz’ora, il dottore avrebbe spiegato al genitore del bambino che avrebbe dovuto attendere. Il professionista avrebbe rassicurato il papà che si sarebbe occupato del figlio non appena finito l’intervento chirurgico.

A quel punto l’uomo si sarebbe avventato contro il sanitario procurandogli delle escoriazioni alla base del collo. Gli avrebbe inoltre strappato la divisa operatoria e lo avrebbe spinto con violenza contro un muro.

Non si tratta dell’unico episodio di aggressione contro il personale sanitario registrato nell’ultima settimana. A Marsala, in Sicilia, pochi giorni fa, una dottoressa di guardia medica è stata vittima di sputi e schiaffi da parte di un paziente tossicodipendente che pretendeva di saltare la fila. In provincia di Catania, invece, un equipaggio del 118 è stato aggredito e insultato dai parenti di un uomo colto da malore per un presunto ritardo.
“Oggi riteniamo che la situazione di medici, infermieri, operatori sanitari del 118 sia gravissima e rappresenti una vera emergenza che mina il Servizio Sanitario Nazionale e necessita di un intervento serio ed efficace”. A dichiararlo è la sezione siciliana del Sindacato Fsi Usae. “Per questa organizzazione sindacale serve una legge come deterrente – aggiunge il segretario Calogero Coniglio – che riconosca a medici, infermieri e personale del 118 la qualifica di pubblico ufficiale”.
 
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