Il Tar Campania si pronuncia contro le cause gratis degli avvocati. Nella sentenza si ribadisce il diritto, per i legali, ad ottenere un equo compenso per le loro prestazioni.

Il TAR Campania, con l’ordinanza numero 1541/2018, ha fornito dei chiarimenti importanti riguardanti le cause gratis degli avvocati, sostenendo che i legali hanno diritto, per le loro prestazioni, a un compenso che si congruo.

In tal senso, il TAR Campania si è pronunciato per la prima volta sull’applicazione della nuova legge sull’equo compenso del 2017 ai rapporti tra avvocati e pubblica amministrazione.

Con l’ordinanza i giudici hanno decretato – sebbene in via cautelare – l’illegittimità degli onorari pari a zero.

La vicenda

Nel caso di specie, hanno fatto ricorso al TAR Campania oltre cento legali contro le cause gratis.

Tutto è nato dalla fissazione di compensi in maniera del tutto contrastante con il principio di equo compenso fatta da un Comune nell’avviso di costituzione di un elenco di professionisti per il conferimento di incarichi di difesa.

Ebbene, nel bando oggetto del ricorso, veniva addirittura previsto un onorario pari a zero per il contenzioso di valore sino a 500 euro.

Il Tar Campania, dunque, ha deciso di sospendere l’efficacia dell’avviso pubblico.

Contestualmente è partito l’invito alla PA a riesaminare tale atto in attesa della trattazione di merito e, in particolare, entro 20 giorni dalla comunicazione o notificazione dell’ordinanza.

La questione relativa alla gratuità del compenso è stata infatti ritenuta lesiva per i ricorrenti.

Ciò in quanto le prescrizioni del bando li costringevano ad assumere l’impegno ad accettare condizioni economiche inadeguate.

Inoltre, secondo il Tar, deve ritenersi che “le esigenze di riequilibrio finanziario debbano armonizzarsi con altri principi fondamentali dell’azione amministrativa, tra cui quelli di ragionevolezza e di proporzionalità nonché, nella fattispecie, quello di equo compenso per le prestazioni professionali”.

Una sentenza, quella del tribunale amministrativo, che costituisce un passo in avanti molto importante verso l’equo compenso per i legali.

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