Il provvedimento, presentato in Senato, prevede che la presentazione della certificazione vaccinale non costituisce requisito di accesso alle scuola

Via l’obbligo della certificazione vaccinale per l’iscrizione a scuola. E’ quanto prevede un emendamento al disegno di legge 770 “Disposizioni in materia di prevenzione vaccinale” in discussione al Senato. Il provvedimento è firmato, tra gli altri, da Maria Cristina Cantù (Lega) e Pierpaolo Sileri (M5S), rispettivamente, vicepresidente e presidente della dodicesima Commissione di Palazzo Madama.
Il testo prevede che “per i servizi educativi per l’infanzia, le scuole dell’infanzia e per tutti i gradi di istruzione, ivi incluse le scuole private non paritarie, nonché per i centri di formazione professionale regionale, la presentazione della documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni non costituisce requisito di accesso al servizio, alla scuola, al centro ovvero agli esami”. Inoltre, “la mancata presentazione della documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni non determina la decadenza dall’iscrizione né impedisce la partecipazione agli esami”.
“L’emendamento preso singolarmente ha poco senso”. Così il sottosegretario alla Salute Armando Bartolazzi. “Abbiamo 150 pagine di emendamenti e la discussione sul ddl deve ancora entrare nel vivo. Nessun passo indietro sulla volontà di una legge di buon senso che garantisca il diritto all’istruzione e il diritto alla salute di tutti”. Il tutto “con particolare tutela dei bambini immunodepressi che non possono vaccinarsi e che non possono essere messi a rischio”.

Sul provvedimento è intervenuta anche l’ex titolare del dicastero di Lungotevere Ripa, Beatrice Lorenzin.

“E’ evidente – ha affermato – che, prima delle elezioni europee, un altro scalpo andava portato alle promesse elettorali di Salvini. Peccato che questa volta il prezzo lo pagheranno tutti i cittadini italiani e i più deboli saranno totalmente abbandonati al loro destino. Non rimane – conclude – che confidare nella saggezza delle famiglie. Ma non é così che si affrontano le sfide di sanità pubblica : facendo scongiuri e sperando nella fortuna”.
Per Lorenzin la legge attualmente in vigore, che reca il suo nome, “è stata una legge totalmente vincente dal punto di vista sanitario”. La normativa, infatti, avrebbe innalzato  le soglie di copertura vaccinale in brevissimo tempo. “Non rimane – conclude – che confidare nella saggezza delle famiglie. Ma non é così che si affrontano le sfide di sanità pubblica : facendo scongiuri e sperando nella fortuna”.
 
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