Per il Sindacato Medici Italiani il testo del provvedimento mette a rischio l’istituto della contrattazione collettiva nell’ambito del Servizio sanitario nazionale
La legge di bilancio “mette a rischio l’istituto della contrattazione collettiva per i lavoratori della dirigenza amministrativa, professionale e tecnica del Servizio Nazionale Sanitario”. Lo dichiara Pina Onotri, Segretario generale dello SMI (Sindacato Medici Italiani). Con il provvedimento – sottolinea – “si vuole modificare un contratto collettivo, già sottoscritto dai sindacati della dirigenza sanitaria, esautorando le rappresentanze sindacali”. Inoltre, ancor più grave, si mette “in discussione il prossimo rinnovo contrattuale per centocinquantamila medici e dirigenti sanitari”.
“Non è possibile stabilire per legge una modifica di un accordo quadro già concluso – afferma Onotri -. In questo modo non si prendono in considerazione gli elementi fondanti della contrattazione collettiva, così come si è sviluppata in questi anni nel nostro Paese. Il diritto del lavoro, infatti, prevede il consenso delle parti sociali per quanto riguarda la stipula di nuovi contratti”. Il comma 687 contenuto nella legge di bilancio 2019, invece, stabilisce, con il blocco, che non si debba tenere conto nella contrattazione collettiva e della funzione dei sindacati del settore.
Per lo SMI “siamo al Medioevo dei diritti sociali”.
“Non saranno colpi di mano che costringeranno la dirigenza dell’area sanitaria del SSN a subire il rischio di un blocco del rinnovo dei propri contratti, fermi da oltre dieci anni. Lo SMI – prosegue il segretario – si opporrà a questa vera e propria svolta antidemocratica contro i lavoratori e a svilimento del ruolo del sindacato. Si convochi subito, invece, l’avvio della discussione per il rinnovo del contratto 2019. Lo richiedono i lavoratori, lo prevede la democrazia”.
Su questi temi il Sindacato ha chiesto un incontro urgente all’on. Maria Lucia Lorefice, Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera e al Ministro della Salute, on. Giulia Grillo.
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