Una delegazione del Sindacato Medici Italiani, guidata dal Segretario Pina Onotri, ha illustrato ai rappresentanti del dicastero della Salute le ragioni della rottura delle trattative su rinnovo del contratto dei medici

“Oggi abbiamo illustrato le ragioni del Sindacato Medici Italiani della rottura della trattativa sul contratto nazionale di MMG”. Lo ha dichiarato il Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani Pina Onotri che ha guidato una delegazione dell’organizzazione  presso il dicastero di Lungotevere Ripa

“Abbiamo ritenuto di dover interrompere le trattative con SISAC in quanto siamo convinti che i finanziamenti destinati al rilancio della medicina territoriale siano nettamente insufficienti, anche in considerazione della necessità di sopperire alla sempre più carente offerta ospedaliera la cui genesi è da ricercarsi, soprattutto, nella carenza di personale da cui dipendono, essenzialmente, i servizi da erogare”. 

Siamo convinti – ha aggiunto la rappresentante sindacale – che bisogna recuperare la vacanza contrattuale in quota capitaria per superare finalmente il blocco ventennale della parte fissa dello stipendio”.

Per lo SMI, considerato l’aumentato carico di lavoro burocratico degli studi medici è verosimile che si debba puntare ad aumentare, sino al raddoppio delle quote, le indennità per segretaria ed infermiera quale investimento territoriale secco.

Il Sindacato ha altresì proposto, con la predisposizione di un decreto legge ad hoc, che il medico in generale e il mmg in particolare diventino unico gestore della salute del paziente sul territorio e siano il coordinatore unico e l’attivatore delle nuove figure professionali quali l’infermiere di famiglia e lo psicologo di famiglia.

Nell’incontro – spiega Onotri – l’organizzazione  ha ribadito la necessità di conoscere l’entità dei finanziamenti regionali, svincolati dal fondo finanziato nazionale, per l’attivazione delle procedure previste dalla legge Balduzzi. Ha inoltre  sostenuto con forza il passaggio alla dirigenza dei medici del 118 o in alternativa l’istituzione anche per questi ultimi di un tavolo di concertazione specifico.

Per quanto il corso di formazione in M.G., lo SMI, considerato il ritardo nel pubblicare i bandi, ha proposto  il prolungamento dei tempi di scorrimento delle graduatorie oltre i 180 giorni previsti al fine di non lasciare borse inutilizzate.

“Chiediamo con forza – ha concluso Onotri – azioni per l’adozione delle pari opportunità e maggiori tutele per la categoria. Se le nostre richieste, almeno in parte, non saranno accolte, siamo disposti ad adottare, come punto di riferimento, il contratto di specialistica ambulatoriale tutele comprese (ferie, maternità, malattia)”.

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