Oggi il nostro esperto fa una riflessione sulla diffusa abitudine di correre in spiaggia e dà alcuni consigli utili per la nostra salute

Correre in spiaggia fa bene oppure no? Se ti stai ponendo questa domanda, probabilmente sei un runner in vacanza al mare.
Poche settimane fa, ho scritto un articolo che parlava di passeggiate in spiaggia ed ho dato alcuni consigli utili. Ma in effetti non mi sono espresso in termini sportivi.
Come fisioterapista annovero tra i miei pazienti anche molti runners e giustamente mi hanno fatto notare che anche loro vanno al mare, quindi mi hanno chiesto tutti la stessa cosa: si può correre in spiaggia?
La mia risposta è stata ovviamente SI, ma…!

Questo “ma” ci perseguita. Dunque, vediamo cosa fare prima di correre in spiaggia.

Primo consiglio è quello di correre con le scarpe da running, anche se la sabbia può dar fastidio finendo tra scarpe calse e pelle.
Ti dico questo perché la tua scarpa da corsa offre al tuo piede la protezione che merita su qualsiasi terreno, compresa la sabbia.
Il secondo consiglio è di correre sulla battigia. Immagino che tu non voglia rovinare le scarpe bagnandole con l’acqua del mare, ma è molto importante che la superficie di corsa sia abbastanza rigida e non sprofondi sotto di te ad ogni passo.
Questo accorgimento evita un sovraccarico funzionale a caviglia, ginocchia, anca e schiena.
Terzo consiglio è di correre in spiaggia durante le ore più fresche della giornata, vale a dire mattina presto o tardo pomeriggio.
Questo per due ordini di motivi: il primo è evitare che tu sia colpito dal tanto insidioso e famigerato “colpo di calore” o insolazione, il secondo è evitare la spiaggia affollata di bimbi, racchettoni, palloni, bocce e passeggiatori!
Il quarto consiglio è un accorgimento puramente tecnico.
Prima di iniziare progetta un percorso che vada in un senso e poi nel senso opposto. Se corri sulla battigia infatti il terreno è leggermente inclinato verso il lato del mare, quindi solleciti entrambe le caviglie in una sola direzione di traslazione.
Per evitare il sovraccarico e riportare l’equilibrio funzionale corri poi in senso inverso per garantirti un percorso identico al precedente come lunghezza, ma di inversa inclinazione.
Nel quinto consiglio ti raccomando di ridurre il tuo normale tragitto.

Se corri abitualmente 10 Km su terra o asfalto, corri la metà sulla sabbia!

Questo perché anche se non sembra sulla sabbia il nostro corpo è sottoposto ad uno stress maggiore per attenuazione del terzo principio della dinamica.
La sabbia, infatti, cedendo al di sotto del piede attutisce molto la propulsione che eserciti in fase di spinta, questo porta a dover utilizzare almeno il doppio dell’energia ad ogni passo.
Quindi ogni passo vale doppio ed ogni chilometro anche. Fare il fisico sulla sabbia è una questione di fisica.
Sesto ed ultimo consiglio, dopo la corsa… stretching e tuffo in mare!
 
 
 
 

Dr Paolo Scannavini
pscannavini@gmail.com
Fisioterapista e Kinesiologo
Responsabile Fisioterapia Fisiopalestra MeRiBen
Mysa trainer
PNL Pratictioner
Consulente Wellness per Aziende

 

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