Secondo l’Associazione alcune crocerossine eserciterebbero la professione infermieristica presso strutture militari e convenzionate senza essere iscritte all’Albo

“E’ di queste ore la notizia che nel Policlinico militare alcune appartenenti al Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana effettuino attività infermieristica, anche sotto la supervisione di personale medico, senza la necessaria formazione accademica e senza la relativa iscrizione all’albo degli esercenti la professione sanitaria”. La denuncia relativa alle crocerossine arriva dal Sindacato dei Militari.
“Questo non vale per tutto il personale – specifica il segretario generale dell’organizzazione, Luca Marco Comellini – in quanto a nostra conoscenza esiste anche il fenomeno delle Crocerossine arruolate secondo la procedura dettata dall’articolo 1737 del D.Lvo n. 66 del 2010”. Ma anche la riserva contenuta nello stesso testo normativo, che consentiva la prestazione infermieristica al personale iscritto nei ruoli delle Infermiere Volontarie Cri purché in installazioni militari ed in situazione di emergenza , secondo il rappresentante sindacale, deve intendersi superata dalle norme, più recenti, contenute dalla Legge numero 3 del 2018 anche detta “Legge Lorenzin”.
Già a febbraio, il Sindacato aveva segnalato, con una lettera inviata al Ministro Trenta, l’esercizio della professione sanitaria infermieristica presso le strutture della Difesa e quelle civili convenzionate da parte di personale militare non iscritto all’Albo professionale.

In tal occasione l’Amministrazione Difesa, aveva disposto immediate ed urgenti verifiche sulla corretta applicazione della vigente normativa.

“Al Sindacato dei Militari – continua Comellini – interessa principalmente tutelare la sicurezza del personale sottoposto alle cure di chi non sia formalmente titolato a farlo ma anche garantire il personale militare ed ausiliario da possibili abusi e condizioni di illegalità che, oltre ad un eventuale sanzione amministrativa ed al risarcimento dei danni, possono comportare una pesante responsabilità penale, come noto assolutamente personale”.
L’Associazione da dunque sapere di avere già provveduto a segnalare alle Procure competenti le anomalie riscontrate. Il Sindacato, inoltre, rivolge un appello al Ministro della Salute Giulia Grillo ad intervenire con la massima urgenza per quanto di sua competenza e invita chiunque non sia in possesso delle prescritte abilitazioni professionali ad astenersi con effetto immediato da pratiche di tipo sanitario ed infermieristico.
 
Leggi anche:
MILITARI, ENTRA IN VIGORE IL DOPPIO CERTIFICATO DI MALATTIA

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui