Visitata e dimessa per una gastrite, una bambina di due anni è poi deceduta per una emorragia cerebrale. Era caduta dal lettino.

Era caduta dal lettino, in casa, ed era stata portata dai genitori all’ospedale di Rivoli per episodi di vomito: dimessa per una gastrite, è poi deceduta per emorragia cerebrale.

Il caso della morte di una bimba di due anni, di Collegno, fa discutere e riporta nell’occhio del ciclone il nosocomio in provincia di Torino, già teatro di altri episodi di sospetta malasanità negli ultimi tempi.

Sul caso della piccola dimessa per una gastrite e poi morta per le conseguenze di una caduta avvenuta in casa, è stata ora aperta un’inchiesta.

Ieri, sul corpicino della piccola, è stata eseguita l’autopsia.

Ma ecco i fatti.

I genitori, che abitano a Collegno, avevano portato la piccola all’ospedale di Rivoli, spiegando che vomitava e non mangiava più. La madre aveva anche raccontato ai medici di una caduta dal lettino avvenuta due giorni prima.

Alla donna sembrava che la piccola si fosse ripresa bene, tuttavia era evidente un grosso livido al centro della fronte.

Per i medici, gli episodi di vomito erano da ricondurre a una forma di gastrite virale. Nessuna correlazione, per loro, con la caduta di due giorni prima.

Pertanto, l’avevano dimessa per una gastrite.

Tuttavia, la bambina è peggiorata e il giorno dopo i genitori l’hanno riportata in ospedale. A quel punto i medici si sono accorti che i sintomi erano quelli di un’emorragia cerebrale.

Immediatamente ne è stato disposto il trasferimento d’urgenza all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, ma la piccola era già entrata in coma. È morta poco dopo.

Adesso, la Procura di Torino ha aperto un’inchiesta sull’accaduto a carico di ignoti. I risultati dell’esame autoptico potranno fare più chiarezza.

Al momento, tutti gli esami e la cartella clinica della bambina sono stati sequestrati. Secondo quanto ricostruito dall’AslTo3 in una nota ufficiale, il primo ingresso al pronto soccorso di Rivoli risale allo scorso 4 maggio.

“Presentava ripetuti episodi di vomito e inappetenza – scrive l’ospedale – La bambina è stata visitata e gestita come uno dei frequenti episodi di gastrite virale che si presenti quotidianamente in Dea. Nel colloquio per l’anamnesi, la mamma aveva riferito di un pregresso trauma cranico da caduta dal letto la notte del 2 maggio, a cui però non aveva posto particolare attenzione sia per la dinamica che per la buona reazione della bambina. La piccola aveva un ematoma in fronte, un vistoso livido gialla-violacea e l’esame neurologico era negativo”.

Pertanto, si era deciso per le dimissioni. Ma già il giorno dopo i genitori avevano riportato in ospedale la bambina, le cui condizioni si erano vistosamente aggravate.

“I familiari – continua l’Asl – riferivano di sopore e iporeattività e ulteriori recenti episodi di vomito. La bambina è descritta come vigile, ma abbattuta, poco reattiva, con parametri vitali nella norma. Nel corso dell’osservazione e delle costanti rivalutazioni effettuate dai medici di guardia la piccola presentava sopore e bradicardia e comparsa di un nuovo ematoma della radice del naso e di iporeattività neurologica”.

A quel punto l’emorragia cerebrale è risultata chiara per i medici, ma il ricovero d’urgenza al Regina Margherita non è bastato per salvarle la vita.

 

Credi di essere vittima di un caso di errore medico? Scrivi per una consulenza gratuita a redazione@responsabilecivile.it o invia un sms, anche vocale, al numero WhatsApp 3927945623

 

 

Leggi anche:

BIMBA MORTA ALLA NASCITA: CONDANNATI UN MEDICO E UN’OSTETRICA

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui