Eseguiti al Carreggi i primi trapianti di rene con la tecnica della donazione a cuore fermo e il supporto della chirurgia robotica
Eseguiti i primi trapianti di rene con la tecnica della donazione a cuore fermo e il supporto della chirurgia robotica. Trapianti effettuati all’ospedale Carreggi di Firenze nell’ultima settimana di agosto. Un successo sotto ogni punto di vista.
“Appena pochi giorni fa avevo commentato positivamente gli interventi di trapianto in chirurgia robotica eseguiti a Careggi. Non posso che esprimere la mia soddisfazione per questi enormi progressi resi possibili dalla chirurgia robotica, sulla quale la Toscana ha puntato molto. Complimenti alle equipe che hanno eseguito gli interventi e soprattutto ai familiari dei donatori”, ha commentato l’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi.
Eseguiti sette trapianti in sole 48 ore.
Uno dei sette casi è stato il primo trapianto con donazione a cuore fermo e chirurgia robotica eseguito in Italia. Sono stati poi eseguiti altri tre interventi del genere e tre trapianti renali da donatore a cuore battente.
Trapianti eseguiti dalle urologie dirette dal professor Sergio Serni e dal professor Marco Carini.
La donazione a cuore fermo è stata resa possibile grazie all’uso del sistema ‘Ecmo’ (extracorporeal membrane oxygenation). Un supporto vitale extracorporeo in grado di sostituire temporaneamente la funzione cardiaca. Il sistema Ecmo mantenendo l’ossigenazione degli organi, che in mancanza di ossigeno si danneggerebbero irreparabilmente, rende possibile il trapianto.
L’impiego della chirurgia robotica, che permette di praticare un’incisione di soli sei centimetri, riduce notevolmente i giorni di degenza post-operatoria per il paziente ricevente.
Il programma di donazione a cuore fermo è stato avviato dal Centro Nazionale trapianti e dall’Organizzazione toscana trapianti, col supporto della Regione Toscana, da circa due anni. All’ospedale Carreggi di Firenze sono stati eseguiti ad oggi in tutto 22 trapianti con donazione a cuore fermo.
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