Sul caso della dottoressa violentata a Catania, mentre era di turno alla guardia medica, la ministra della Salute ha indetto una riunione al ministero.

Il caso della dottoressa violentata a Catania ha suscitato forti reazioni. La donna è stata violentata mentre era di turno alla guardia medica di Tracastagni da un 26enne che soffre di turbe psichiche. L’uomo è riuscito a rompere il telefono e mettere fuori uso l’allarme del 112. Per tre ore ha sequestrato e abusato, indisturbato, della dottoressa.

La reazione delle istituzioni

Un episodio di violenza gravissimo, l’ennesimo, ai danni del personale sanitario. Ed è stata forte la reazione istituzionale. La ministra Beatrice Lorenzin, infatti, ha indetto una riunione al ministero, per studiare il caso e capire come far fronte al problema della sicurezza negli ospedali, in particolare in Sicilia.
La ministra si è ripromessa di coinvolgere, nella scelta degli intereventi da attuare, anche la Regione Sicilia. Intanto l’assessore regionale Baldo Gucciardi manifesta la disponibilità ad un confronto sul fenomeno della violenza negli ospedali.
Anche nel mondo delle professioni sanitarie le reazioni sono state forti. In primo luogo sono stati i sindacati CIMO e ha lamentare la totale indifferenza alle loro denunce. Da mesi il sindacato ha paventato il rischio che qualcuno possa rimettere la vita, in un’aggressione sul posto di lavoro.

Guardie mediche presso le stazioni dei carabinieri

E ancora, la federazione dell’Ordine dei medici, che chiede soluzioni reali, non parole. Di fatto, dalla federazione si chiede di ridisegnare, con interventi strutturali e di sistema, l’intero servizio di guardia medica e di mettere finalmente in sicurezza i professionisti.
Ed è il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, Roberta Chersevani, che interviene lanciando una proposta: che le guardie mediche siano istituite presso le stazioni dei carabinieri.
Alla dottoressa violentata a Catania arriva anche la solidarietà dell’Asp, attraverso il manager, Giuseppe Giammanco. E ancora, il segretario Cisl di Catania Maurizio Attanasio, il segretario generale Cisl Fp Catania ed il reggente Cisl Medici Catania Biagio Papotti chiedono l’intervento del Prefetto.
I sindacati hanno chiesto, inoltre, maggiore attenzione alla città da parte del ministro dell’Interno, e maggiore presenza delle forze dell’ordine.
 
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