I familiari si sono rivolti alla Procura avanzando dubbi sull’assistenza fornita al loro congiunto, arrivato in Pronto soccorso con forti dolori addominali

Sarà l’autopsia a fare chiarezza sul decesso di un anziano di 82 anni, morto in provincia di Varese. La Procura di Busto Arsizio ha bloccato i funerali disponendo gli accertamenti necroscopici dopo la denuncia presentata dai parenti della vittima. Questi, infatti, avrebbero avanzato dubbi in relazione all’assistenza fornita al loro congiunto, in particolare presso il pronto soccorso del locale nosocomio. La notizia è riportata dalla Prealpina.

L’uomo, secondo la ricostruzione del quotidiano di Varese, sarebbe arrivato in ospedale con forti dolori addominali. I medici gli avrebbero diagnosticato un fecaloma, ovvero un ammasso di feci, duro e voluminoso, che si forma per stitichezza nell’intestino, provocandone talvolta l’occlusione. Il paziente, quindi, sarebbe stato dimesso con la prescrizione di effettuare dei clisteri. Tornato a casa, tuttavia, l’ottantaduenne avrebbe accusato un malore acuto durante la notte. I familiari lo avrebbero quindi portato d’urgenza al Pronto soccorso di Gallarate, dove tuttavia avrebbe perso conoscenza senza più riprendersi.

I sanitari, reputando il decesso attribuibile a cause naturali e privo di anomalie, non hanno ritenuto di informare l’autorità giudiziaria per eventuali approfondimenti.

Il corpo, quindi, è stato subito messo a disposizione della famiglia. I parenti, tuttavia, nel frattempo hanno deciso di rivolgersi alla Procura avanzando perplessità circa condotta dei camici bianchi che avevano visitato l’uomo in occasione del primo accesso al Pronto soccorso. A loro avviso, come riferisce la Prealpina, questi non avrebbero prestato sufficiente attenzione al pensionato e al suo disturbo.

La magistratura, pertanto, ha deciso aprire un’inchiesta sul caso per omicidio colposo fermando le esequie per lo svolgimento dell’autopsia. Il fascicolo al momento è contro ignoti. Dall’esame medico legale si attendono risposte circa l’appropriatezza dell’assistenza fornita all’anziano e la sussistenza di eventuali responsabilità sanitarie per l’accaduto.

 

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