In un’intervista a Sanità Informazione incentrata sulla Legge Gelli, il Ministro sottolinea come gli obblighi ECM dovranno essere ancor più stringenti

“La proroga è stata fatta, ma mi preme sottolineare che le proroghe sono fatte per concludersi. Altrimenti si rischia che, di proroga in proroga, questa diventi la norma. La proroga dovrebbe essere l’eccezione e non la regola…”. Così il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin in riferimento alla dilazione concessa agli operatori sanitari per mettersi in regola con il sistema di Educazione Continua in Medicina, in relazione al triennio 2014-2016.
Lorenzin ne ha parlato nell’ambito di un’intervista rilasciata a Sanità Informazione incentrata sull’approvazione della Legge 24/2017 in tema di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie.
Una legge importantissima, sottolinea il Ministro, che finalmente mette in campo una serie di misure che da un lato” possono permettere al medico di lavorare in scienza e coscienza, senza avere paura di esercitare la professione e di incorrere troppo facilmente in una causa” e dall’altro tutelano “le prerogative e i diritti da parte del paziente di poter ricorrere quando pensa di essere stato lesionato con dolo o con colpa grave”.
Lorenzin si sofferma quindi sulla formazione e sull’informazione da parte dei medici in relazione all’adeguatezza delle prestazioni e al risk mangement; aspetti che acquistano un’importanza ancor più decisiva alla luce della codificazione delle Linee guida prevista dalla Legge Gelli, che permetterà di avere punti di riferimento chiari per ogni tipo di patologia.
Questo nuovo modo di concepire la sanità, secondo il Ministro rende l’ECM “un meccanismo importantissimo di formazione che però deve fare anche dei passi avanti per incontrare le necessità della medicina contemporanea e anche di quelle tipologie di formazione collaterale di cui oggi un medico, soprattutto in alcune specializzazioni, oppure in medicina generale, ha sempre più bisogno”.
Per tali motivi l’obbligo ECM, in sede di decreti attuativi della Legge, sarà reso ancor più stringente, con l’incentivazione di un sistema che invogli anche gli operatori sanitari a fare formazione. “La formazione deve essere obbligatoria e, allo stesso tempo, cogente con i bisogni che ha il medico – afferma Lorenzin – Da sottolineare inoltre che la medicina cambia velocemente e noi dobbiamo essere in grado di fornire strumenti di formazione sempre aggiornati”.

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