In un importante studio sull’ efficacia degli antidepressivi pubblicato su Lancet si è concluso che i farmaci funzionano meglio dei placebo. Prima firma della ricerca è uno studioso italiano.

Nonostante lo scetticismo di molti, l’ efficacia degli antidepressivi è adesso provata. A dirlo è uno studio pubblicato di recente su Lancet, che vanta peraltro come prima firma quella di un ricercatore italiano.

Si tratta di Andrea Cipriani, che dopo 10 anni come docente di psichiatria all’Università di Verona è ora ricercatore della Oxford University.

Ed è proprio nel Regno Unito che è diventato il primo autore di questo studio internazionale. La ricerca, che ha coinvolto altri studiosi tra cui americani, francesi, tedeschi, giapponesi, ha messo sotto la lente d’ingrandimento l’ efficacia degli antidepressivi.

Lo studio in questione ha analizzato i dati di 522 studi che sono stati condotti su 116.477 persone.

In base ai risultati raggiunti sembra che gli antidepressivi funzionino molto bene sui pazienti che li assumono con regolarità. È stato così aggiornato un precedente lavoro che aveva come obiettivo quello di classificare gli antidepressivi per il trattamento acuto degli adulti con disturbo depressivo maggiore unipolare.

Gli studiosi hanno concluso sostenendo che i 21 antidepressivi più comuni sono risultati più efficaci nella riduzione della depressione acuta rispetto a farmaci placebo.

In particolare, la ricerca ha evidenziato come alcuni principi attivi come agomelatina, amitriptilina, escitalopram, mirtazapina, paroxetina, venlafaxina e vortioxetina, si siano rivelati tra i più efficaci.

Il disturbo depressivo maggiore è uno dei disturbi psichiatrici più comuni negli adulti.

Esistono ovviamente diversi tipi di trattamenti, farmacologici e non.

Tuttavia, a causa di risorse inadeguate, gli antidepressivi sono usati molto di più rispetto agli interventi psicologici. Questo perché più “accessibili” di una terapia, che spesso richiede tempi molto lunghi per portare a dei risultati.

Secondo le più recenti stime dell’Organizzazione mondiale della Sanità, nel 2015 ci sono stati nel mondo 350 milioni di persone con depressione.

Nel nostro paese, stando a dati dell’Istituto superiore di sanità, sono in 3,7 milioni di persone a soffrirne.

Una patologia che, come noto, tende a colpire più le donne che gli uomini.

 

 

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