Ci sono anche quattro medici tra le sette persone rinviate a giudizio per aver redatto oltre cento falsi certificati di morte

Ci sono sette persone rinviate a giudizio per lo scandalo che riguarda gli oltre cento falsi certificati di morte a Imperia.
Tra queste ci sono quattro medici, due addetti alla camera mortuaria e la titolare di un’agenzia di onoranze funebri.
Tutti saranno processati.

Hanno, invece, patteggiato il medico legale Francesco Traditi (1 anno e 6 mesi) e la dipendente amministrativa dell’Asl 1, Stefania Stella (5 mesi e 20 giorni).

Un altro operatore di camera mortuaria, Orlando Mandica, ha chiesto il beneficio della messa alla prova.
È questo l’esito dell’udienza preliminare per il caso dei cento falsi certificati di morte rilasciati dall’ex istituto di Medicina legale dell’azienda sanitaria di Imperia guidato dalla dottoressa Simona Del Vecchio.
Anche la Del Vecchio è finita sotto accusa, ma la sua posizione era stata stralciata.
Al momento deve rispondere di truffa e falso (così come gli altri imputati), ma anche di peculato.
Ma andiamo ai fatti.

L’indagine sui falsi certificati di morte era scattata nella primavera 2015 ed era stata condotta dalla Finanza e coordinata dai pm Grazia Pradella e Marco Zocco.

Grazie all’inchiesta è stato possibile portare – ieri mattina – davanti al gup Paolo Luppi, il medico legale Francesco Traditi e l’impiegata amministrativa Stefania Stella. Entrambi hanno patteggiato, difesi dagli avvocati Alessandro Moroni (Traditi) e Alessandro Mager con Anna Bruno (Stella).

Il processo avrà inizio il prossimo 9 febbraio davanti al giudice monocratico Caterina Lungaro.

Imputati saranno i medici Claude Orengo Maglione, Sandra Motroni Gherardi, Alessandro Zacheo e Giuseppe Garo, gli addetti alla camera mortuaria Leonardo Rosato e Francesco Esposito, e infine per Liliana Allaria, titolare dell’agenzia di onoranze funebri «Armonia», di Sanremo.
I reati contestati riguardano i 139 falsi certificati di morte che sarebbero stati compilati dagli anatomo-patologi dell’istituto di Medicina legale dell’Asl senza che, secondo l’accusa, i corpi venissero esaminati. L’Istituto di Medicina legale della Asl è stato smantellato a seguito dell’inchiesta.
La Asl, intanto, ha licenziato l’ex responsabile dell’Istituto Simona Del Vecchio e Francesco Traditi.
Gli altri due medici , Garo e Gherardi Motrone, sono invece stati sospesi dal lavoro rispettivamente per 6 mesi e per 130 giorni.
È invece di 40 giorni la sospensione decisa per Stefania Stella, e di 5 mesi, infine, quella scattata per Leonardo Rosato.
 
 
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