Il femminicidio è sicuramente un ‘disastro trasversale’, come afferma la giornalista Paola Saluzzi, un fenomeno dai numeri allarmanti

È sempre più necessario comprendere il perché della violenza fisica, psicologica ed economica che sta alla base del femminicidio.

La violenza non viene fatta solo sulle donne o gli uomini, ma ora più che mai ai numeri della violenza si aggiunge anche la violenza fatta sui bambini.

Il figlicidio è un argomento che va studiato attraverso molte angolazioni.

Oggi più che mai è necessario porre attenzione al cosiddetto “Stress di genere”

Una vera propria patologia che colpisce moltissime donne-mamme, e non solo: la questione può essere rivolta anche agli uomini –padri, con conseguenze che ben conosciamo altamente devastanti.

Si potrebbe pensare di trovarsi di fronte ad una grave forma di depressione ma anche ad un atteggiamento di onnipotenza, un atteggiamento legato al mondo infantile e narcisistico che fa scattare un pensiero delirante “non ho ciò che voglio, la famiglia mi stressa la elimino” alcuni studi clinici hanno dimostrato che quando si arriva ad elaborare un tale pensiero si diventi capace anche di uccidere.

Profilo di chi uccide una donna

Coloro i quali commettono femminicidio molto spesso sono persone considerate antisociali, molto spesso loro stessi hanno nel loro passato storie di violenza.

Proprio per questo gli apparati giudiziari e le forze dell’ordine non possono permettersi superficialità, ma nello stesso tempo bisogna aggiornare la diagnostica per evitare che tutto venga tradotto allo stesso modo.

Bisogna imparare a tradurre le menzogne o le false accuse/denunce che producono danno all’individuo falsamente accusato togliendo tempo alle istituzioni che dovrebbero prestare attenzione ai veri persecutori.

Bisogna non giustificare la spettacolarizzazione di questi gesti.

L’emulazione degli atti violenti attraverso video fatti successivamente girare nel web, andrebbe punita.

Sempre più donne sono vittime di uomini asociali che si riuniscono in branchi ( vedessi l’episodio di Rimini) perché la spettacolizza zione e il compiacimento che oggi si mostra attraverso il gesto violento e aggressivo porta all’emulazione crescente e all’egocentrismo di comportamenti negativi, intesi come legittimi o legittimati dalla società ( L’emulazione si esprime su: donne-bambini-anziani-animali)

Alla base di tutto ciò abbiamo un problema educativo sociale, è un problema che colpisce un intera generazione soprattutto i giovani scarsamente inclini a tollerare alcun tipo di frustrazione, specialmente quando vengono disattesi i propri bisogni.

La ragione di questa violenza è da ricercare in un atteggiamento comportamentale e culturale rivolto all’intolleranza, alla prevaricazione e alla possessività.

Concludo affermando che bisogna fare un lavoro accurato nelle scuole primarie e secondarie per troncare questi meccanismi dal nascere, lavori nelle scuole per genitori e insegnanti, e apportare un maggior controllo in tutto ciò che circola nel web.

 

Dott. Maria Bernabeo

Pres. Associazione Help Family

 

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