Tra le rivendicazioni delle Associazioni della dirigenza medica lo stanziamento di finanziamenti adeguati per il Fondo sanitario e il rinnovo del Ccnl
Finanziamenti adeguati per il Fondo sanitario, assunzioni per garantire il diritto alla cura e a curare, rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Sono alcune delle rivendicazioni alla base dello sciopero che venerdì prossimo vedrà incrociare le braccia per 24 ore i camici bianchi del Servizio sanitario nazionale.
Alla protesta aderiscono tutte le principali sigle sindacali della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria, professionale, tecnica ed amministrativa. Parteciperanno allo sciopero anche gli specializzandi anestesisti, chiamati a raccolta dall’Associazione degli anestesisti e rianimatori (Aaroi-Emac).
Sono dunque prevedibili disagi negli ospedali e per i cittadini anche se, come previsto per legge, “sarà garantita la continuità delle prestazioni indispensabili”.
Intanto, a poche ore dalla mobilitazione, la FNOMCeO ha rivolto un appello al Governo affinché convochi le Organizzazioni Sindacali dei medici e metta in atto tutte le azioni possibili per scongiurare lo sciopero.
“È inaccettabile che da dieci anni non si rinnovi il contratto dei medici dipendenti e non si individuino le risorse per il rinnovo dei contratti di lavoro del mondo della sanità”. Ad affermarlo è il presidente della Federazione, Filippo Anelli. “La classe medica con il proprio impegno e la dedizione ha garantito livelli di assistenza elevati”. Il tutto in un momento dove blocco del turnover, gravissima carenza di personale e tagli lineari “hanno messo a dura prova la tenuta del sistema”.
“Lo sciopero in sanità – spiega Anelli – è sempre un’anomalia, e rappresenta, per i medici, l’extrema ratio per far sentire la loro voce”. Da qui la richiesta all’Esecutivo “di inserire la sanità tra le priorità dell’agenda politica” per ridare fiducia al personale sanitario e “per rilanciare questo Sistema Sanitario che il mondo ci invidia”.
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