Il patrimonio della Fondazione Enpam arriva a sfiorare i 21 miliardi di euro. La gestione previdenziale mostra un saldo positivo di 1,16 miliardi nonostante l’aumento delle prestazioni erogate

La Fondazione Enpam chiude il 2018 con un utile che si attesta ad oltre 1,3 miliardi di euro, superando le stime del bilancio preconsuntivo. Il patrimonio arriva così a sfiorare i 21 miliardi di euro, con un aumento di circa il 6,4 per cento rispetto all’anno precedente.
La riserva legale, che per legge deve consentire di pagare le pensioni per almeno 5 anni in assenza di contributi, si attesta nel caso dell’Enpam a 12,76 anni.
Sono questi i dati presenti nel bilancio consuntivo 2018 che è stato votato ieri dall’Assemblea nazionale dell’Ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri. Il documento è stato approvato a larghissima maggioranza: su 171 iscritti al voto, gli astenuti sono stati 2, nessun contrario.
Scendendo nel dettaglio, la gestione previdenziale mostra un saldo positivo di 1,16 miliardi nonostante l’aumento delle prestazioni erogate.
“La riforma batte l’esodo – commenta il presidente Alberto Oliveti – e facendo il confronto con le previsioni attuariali, notiamo che stiamo rispettando la tabella di marcia.”

La gobba previdenziale, rispettando le previsioni, inizia a fare impennare la curva dei pensionamenti proprio nell’anno in cui è entrata a regime la riforma avviata dall’Enpam nel 2013.

Tutte le gestioni hanno evidenziato lo scorso anno un incremento importante del numero dei nuovi pensionati. Spicca la medicina generale con un aumento del 23 per cento, ma anche la specialistica ambulatoriale e la Quota B fanno registrare una crescita pari rispettivamente a +10 e +12 per cento.
Il dato assoluto dei pensionati cresce così a 116.198 unità, con un aumento del 3,96 per cento, mentre gli iscritti attivi raggiungono quota 366.084. Tra questi, 4.011 sono gli studenti al V e VI anno delle facoltà di Medicina e Odontoiatria, un dato raddoppiato rispetto ai 2.004 dello scorso esercizio.
“Alla prova dei numeri il nostro sistema previdenziale si dimostra saldo. Ma il nostro successo più importante lo registriamo sul fronte del patto tra i giovani e i più anziani – commenta il presidente Oliveti –. Sembrava che l’anello di collegamento tra le generazioni dovesse rompersi e invece lo abbiamo stretto. A chi diceva ‘Io la pensione non la vedrò mai’, abbiamo risposto dandogli prestazioni previdenziali ancora prima di cominciare a lavorare”.
 
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