Le due gemelle siamesi nate con il fegato in comune e le cui condizioni sono, al momento, stabili, si trovano ancora in prognosi riservata

Hanno il fegato in comune le due gemelle siamesi nate all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo il 23 agosto scorso.
Un caso estremamente raro, che accade una volta ogni 200 mila nascite.
La madre delle gemelle siamesi nate a Bergamo sta bene, dopo essere stata sottoposta a un parto cesareo programmato, un’operazione durata poco meno di un’ora e mezza.
Il delicato e complesso intervento è stato eseguito dai medici della Ginecologia e ostetricia del nosocomio.
Le bimbe si trovano adesso sono sotto costante osservazione in una particolare culla termica realizzata appositamente per loro.
In sala operatoria erano presenti i ginecologi Nicola Strobelt, responsabile della Medicina materno-fetale del Papa Giovanni XXIII, Stefano Comotti, Luisa Patané e Marco Carnelli.
Insieme a loro erano presenti gli anestesisti Maurizio Candiano e Chiara Viviani, e le ostetriche Bruna Pasini, Jessica Sangaletti e Maria Teresa Asperti.

Il parto si è svolto con l’esecuzione di un’incisione longitudinale sull’addome materno e sull’utero a T rovesciata, quindi sia in orizzontale che in verticale, in modo da creare uno spazio sufficientemente ampio da consentire un’agevole estrazione di due neonati insieme.

Per garantire un miglior controllo del dolore, anche nella fase post-operatoria – alla madre è stata somministrata un’analgesia combinata sia spinale sia peridurale.
Dopo la nascita, le bambine sono state assistite dagli operatori della Patologia neonatale guidati dal direttore Giovanna Mangili e dal suo vice, Maurizio Giozani, e dalle coordinatrici infermieristiche Vilma Ruggeri e Maria Fornoni.
Nessuno dei presenti in sala operatoria aveva mai assistito a un parto di gemelli siamesi, per questo motivo tutta la procedura è stata simulata più volte nei giorni precedenti.
Al momento, la prognosi delle gemelle siamesi nate a Bergamo resta riservata e i medici preferiscono non sbilanciarsi sul successivo percorso terapeutico.
La famiglia ha chiesto di mantenere la massima riservatezza, l’ospedale ha comunicato che non rilascerà ulteriori informazioni sul caso.
La nascita di due gemelli siamesi è un evento molto raro. Nel 75% dei casi le malformazioni conseguenti a questa condizione non permettono ai bimbi di sopravvivere.
 
 
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