La loro abolizione, secondo i relatori della proposta, avrebbero portato a una drammatica riduzione dei compensi e delle prospettive di guadagno futuro, condizionando fortemente anche la qualità dei servizi resi
La manifestazione svoltasi lo scorso 13 maggio a Roma, che ha visto sfilare varie categorie professionali (avvocati, commercialisti, medici e odontoiatri) per chiedere la reintroduzione delle tariffe minime abolite dalla Legge Bersani, sembra aver prodotto i suoi effetti.
E’ infatti approdato in Parlamento il disegno di legge n. 2685, a prima firma dei senatori Bartolomeo Pepe e Michelino Davico, recante “Disposizioni urgenti per la tutela dei cittadini e della qualità del lavoro dei professionisti”.
La proposta mira ad abrogare le disposizioni sulla concorrenza fra i professionisti introdotte dal Decreto Bersani, in modo da poter reintrodurre l’obbligatorietà delle tariffe minime nella determinazione degli onorari dei liberi professionisti.
Secondo i relatori, con il decreto n. 223/2006, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 248/2006, le professioni “sono state trasformate in lavori impoveriti in cui la concorrenza fra i singoli lavoratori autonomi ha condotto a una drammatica riduzione dei compensi e, quindi, delle prospettive di guadagno futuro”; tale situazione avrebbe inoltre condizionato fortemente anche la qualità dei servizi resi.
Il testo del ddl, composto da un unico articolo, andrebbe quindi ad abrogare l’articolo 2 di tale normativa, rendendo possibile la reintroduzione, per avvocati e liberi professionisti della cosiddetta “tariffa professionale”, ovvero una retribuzione minima di legge, proporzionata alla tipologia e all’entità della relativa prestazione.
Il legislatore, secondo i proponenti, deve “andare incontro alle esigenze della collettività in termini economici e di qualità di servizi richiesti, affinché sia garantita l’offerta di una prestazione qualitativamente accettabile, non ispirata a criteri prevalentemente concorrenziali”. In tal modo si migliorerebbe il rapporto tra liberi professionisti e i cittadini, con favorevoli ripercussioni sul territorio.
