Pubblicato in Gazzetta ufficiale il Dpcm del 12 gennaio 2017 contenente i nuovi Livelli essenziali di assistenza

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2017, sono ufficialmente entrati in vigore da ieri, 19 marzo, i nuovi Livelli essenziali di assistenza. Lo ha annunciato venerdì scorso, con l’ormai consueto tweet, il Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, che ha parlato di ‘giornata storica per la sanità italiana’. Il nuovo Decreto sostituisce integralmente, a distanza di 16 anni, il Dpcm 29 novembre 2001, con cui erano stati definiti per la prima volta le attività, i servizi e le prestazioni che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione, con le risorse raccolte attraverso la fiscalità generale.
Le novità sono molte. A partire dall’aggiornamento del Nomenclatore dell’assistenza protesica e da quello della Specialistica ambulatoriale, che escludono prestazioni e ausili protesici obsoleti e introducono soluzioni tecnologicamente avanzate. Il Dpcm recepisce il nuovo Piano nazionale vaccini, nonché la legge n 134/2015 che prevede l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza per la diagnosi precoce, la cura e il trattamento individualizzato dei disturbi dello spettro autistico sui disturbi dello spettro autistico.
Viene aggiornato, inoltre, l’elenco delle malattie croniche, rare e invalidanti, così come la lista delle prestazioni che il SSN offre gratuitamente a coppie e donne in epoca preconcezionale, e in gravidanza e in puerperio in pieno accordo con le Linee guida sulla gravidanza. Rimanendo in tema di gravidanza, il provvedimento inserisce nella specialistica ambulatoriale tutte le prestazioni necessarie per la procreazione medicalmente assistita, omologa ed eterologa, fino ad oggi erogate solo in regime di ricovero.
Non tutte le prestazioni, tuttavia, saranno immediatamente fruibili dai cittadini. Lo stesso Dpcm prevede infatti una serie di tempistiche e scadenze che porteranno i nuovi Lea a essere pienamente operativi nel giro di alcuni mesi. Ad esempio, ci vorranno sei mesi affinché diventi operativo l’elenco che include 110 nuove malattie rare mentre per l’effettiva entrata in vigore delle novità relative all’assistenza specialistica e protesica bisognerà attendere i provvedimenti che fisseranno le tariffe massime per le relative prestazioni. Occorreranno poi una serie di Accordi tra Stato e Regioni per definire criteri uniformi per l’individuazione di limiti e modalità di erogazione di una serie di prestazioni demandate alle regioni e alle province autonome.

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui