Dall’invio da parte del medico fino alla lavorazione da parte del funzionario INAIL, con le nuove procedure l’iter telematico garantisce una notevole riduzione dei tempi

L’invio dei certificati medici elettronici per infortunio e malattia professionale, secondo le nuove regole introdotte dal Jobs Act, ha subito un intoppo in avvio a causa di problemi tecnici, riscontrati soprattutto dalle strutture ospedaliere. Tali disfunzioni hanno reso necessaria una dilazione del periodo transitorio durante il quale i certificati potevano essere trasmessi tramite PEC.

L’INAIL pertanto è corsa ai ripari rilasciando una versione più snella della procedura per l’emissione dei documenti elettronici, in modo da garantire ai medici, compresi proprio gli ospedalieri,  una maggiore fruibilità del servizio. Questa ulteriore semplificazione  rappresenta un notevole incentivo all’utilizzo dei servizi telematici assicurando maggiore precisione e tempi più brevi per la lavorazione delle pratiche. A supporto della nuova  procedura l’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro ha pubblicato sul proprio portale internet il nuovo manuale operativo.

Le modalità di abilitazione sono di due diversi tipi e riguardano rispettivamente i medici dei presidi ospedalieri e i medici esterni. Nel primo caso non vengono abilitati i singoli medici ma la struttura ospedaliera o sanitaria (con richiesta di dati fiscali e codice iban)  attraverso il proprio responsabile che a sua volta abiliterà i singoli medici. Per i medici esterni, invece, l’abilitazione si riferisce alla persona fisica.

E’ possibile, inoltre, accedere ai servizi online attraverso le credenziali del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) di secondo livello che vengono rilasciate a tutti i soggetti, privati o commerciali, e ancora attraverso il portale dei servizi on line dell’INPS o tramite la Carta Nazionale dei Servizi.

La procedura di emissione dei certificati medici elettronici o di denuncia di infortunio telematica prevede che il medico, che sia privato o che operi in una struttura sanitaria, debba inviare il documento elettronico e fornirne copia al lavoratore. In caso di problemi tecnici relativi alla stampa della copia, al lavoratore devono essere forniti il numero del certificato, la data di emissione e la durata della prognosi. Questi, a sua volta, deve darne comunicazione al datore di lavoro in tempi rapidi poiché l’INAIL non prevede l’erogazione delle prestazioni dalla data dell’evento fino alla data di comunicazione.

Spetta infine al datore di lavoro la denuncia di infortunio entro i due giorni dalla ricezione dei dati relativi al certificato medico elettronico. La pratica passerà quindi all’INAIL che troverà già attribuito il certificato, con una considerevole riduzione dei tempi, anche a vantaggio del lavoratore stesso nel caso di erogazione di eventuali acconti.

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