La nota congiunta dei sindacati chiede “chiarezza, o gravi difficoltà per scuole e bimbi immunodepressi”

L’estate 2018 sarà probabilmente ricordata come quella dell’ incertezza sui vaccini, tema che sta dividendo in due l’Italia.

Oggi, con una nota congiunta, le sigle sindacali Cgil-Cisl-Uil Scuola si sono scagliate contro il clima di confusione sull’obbligo vaccinale. Tutte hanno chiesto un incontro al Miur.

La nota è stata firmata da Francesco Sinopoli segretario generale FLC CGIL, Roberta Fanfarillo responsabile dirigenti scolastici scol. FLC CGIL. Così come da Maddalena Gissi segretario generale CISL FSUR, Paola Serafin responsabile dirigenti scolastici CISL FSUR. Infine, da Giuseppe Turi, segretario generale UIL RUA e Rosa Cirillo, responsabile dirigenti scolastici UIL RUA.

“La confusione e l’incertezza sui vaccini è inaccettabile. – si legge nella nota – Noi crediamo che si debba fare rapidamente chiarezza eliminando ogni dubbio e incertezza interpretativa delle norme e degli indirizzi amministrativi”.

I sindacati affermano di ritenere “indispensabile che ogni disposizione organizzativa che pone oneri e responsabilità a carico dei dirigenti scolastici e delle segreterie delle scuole debba essere oggetto di informazione sindacale e per questo chiediamo di essere convocati al più presto”.

“Sia le famiglie che le scuole hanno bisogno di disposizioni chiare e giuridicamente fondate”.

Ciò non sta avvenendo però. “Al contrario – si legge – il delicato tema delle vaccinazioni e dell’accesso alla scuola pubblica continua ad essere utilizzato per l’ennesima polemica ed è oggetto di pesanti strumentalizzazioni”.

“Noi crediamo che si debba fare rapidamente chiarezza eliminando ogni dubbio e incertezza interpretativa delle norme e degli indirizzi amministrativi”, prosegue il comunicato.

Ciò che viene invocato dai sindacati è, oltre a una minore incertezza sui vaccini, il rispetto del diritto allo studio.

Sul tema sono intervenuti anche i presidi della Regione Lazio.

Mario Rusconi, presidente ANP-Lazio ha ricordato che la legge Lorenzin impegna i genitori che hanno iscritto i propri figli all’asilo nido o alla scuola dell’infanzia a presentare a scuola il certificato vaccinale. Ciò in quanto non è sufficiente  l’autocertificazione.

“Come Associazione Nazionale dei Presidi abbiamo particolarmente apprezzato l’intervento del Ministro Bussetti che, in questa occasione, ha sottolineato la funzione autonoma ed ineludibile dei dirigenti scolastici ai fini formativi ed organizzativi”.

Sempre Rusconi ha ricordato quale sarebbe il rischio di non giungere a una decisione condivisa da tutti.

Scenario nel quale “si metterebbero in gravi difficoltà non solo i presidi e le scuole, ma soprattutto le famiglie dei bambini immunodepressi”. Una minoranza che va protetta, come ricorda Rusconi. Ciò in quanto più debole e quindi più esposta.

Infine conclude Rusconi: “La scuola non può trasformarsi in uno spazio di disputa ideologica e di polemica politica, strattonata e contesa per interessi di parte”.

 

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