Un medico è stato condannato per omicidio colposo per il decesso di un suo paziente, morto per un infarto scambiato per dolori articolari
Un medico dell’ospedale “Salvatore Cimino” di Termini Imerese, in provincia di Palermo, è stato condannato per omicidio colposo per il decesso di un uomo morto a causa di un infarto scambiato per dolori articolari.
A deciderlo è stato il giudice per le udienze preliminari del tribunale locale, che ha condannato il medico che nell’agosto del 2014 errò nella diagnosi.
La condanna è di un anno e quattro mesi di reclusione e include il pagamento di 10mila euro ai fratelli della vittima – il 66enne Michelangelo Di Vittorio – che si erano costituiti parte civile con l’avvocato Francesco Paolo Sanfilippo.
Nell’agosto del 2014, Di Vittorio si era recato al pronto soccorso dell’ospedale “Salvatore Cimino” di Termini Imerese, mentre aveva un infarto in corso. Da quanto emerso dalle verifiche effettuate, però, pare che il medico non avesse all’epoca effettuato l’elettrocardiogramma.
L’infarto scambiato per dolori articolari gli è poi stato fatale. Il medico condannato, infatti, aveva dimesso il paziente con la diagnosi di dolori nella zona dorsale.
Dopo poche ore, però, l’uomo è deceduto per infarto miocardico.
Immediatamente, la famiglia aveva sporto denuncia. La Procura si era poi incaricata di avviare le indagini condotte dal pubblico ministero Giovanni Antoci.
Questi aveva disposto l’autopsia sul paziente. Nel corso del processo, l’avvocato Sanfilippo, difensore della famiglia Di Vittorio, ha sempre sostenuto che l’uomo fosse deceduto a causa di un infarto miocardico, complicato da uno shock cardiogeno.
Un dato, quello sostenuto dal legale, avallato da ben due perizie disposte dal giudice. Entrambe avrebbero dimostrato i profili di colpa e negligenza del medico in servizio.
Alla luce di tali evidenze, nell’udienza del 26 gennaio scorso, il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Termini Imerese, accogliendo la tesi difensiva dell’avvocato Sanfilippo, ha condannato il medico per omicidio colposo.
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