Non è più il datore di lavoro a trasmettere il certificato all’Inail, ma il primo medico o struttura sanitaria che visita il lavoratore

È entrato in vigore ufficialmente l’obbligo di trasmissione telematica all’Inail del certificato medico di infortuni e malattia professionale da parte del medico certificatore che presta la “prima assistenza” al lavoratore (Il certificato, quindi, non deve più essere inviato dal datore di lavoro come accadeva in precedenza).

Sono entrate, quindi, in vigore, le semplificazioni in materia di adempimenti formali circa gli infortuni del lavoro, così come stabilità dal d.lgs. 151/2015, recepito nella circolare Inail del 21 marzo 2016 (n. 10).

I medici interessati sono quelli di pronto soccorso, di famiglia, di continuità assistenziale e medico competente come precisato dal Ministero della Salute, con la circolare 7348 del 17 marzo che recita: “È da ritenere che il riferimento a qualunque medico è necessariamente da circoscrivere alla sola previsione di richiesta di intervento professionale che rientri in una “prima assistenza” intesa quale prestazione professionale qualificata rientrante nell’ambito di procedure organizzative strutturate per fornire assistenza medica, anche solamente di base”.

Suddetti medici avranno un giorno di tempo per compilare il certificato medico; al lavoratore, invece, sono dati 15 giorni per comunicare al datore di lavoro l’identificativo del certificato medico e indicargli i giorni di prognosi: scatta allora, per il datore di lavoro l’obbligo di inoltrare la denuncia all’Inail entro 2 giorni. Sarà l’Inail, infine, a trasmettere le relative informazioni circa infortuni e malattia professionale alle autorità di pubblica sicurezza interessate.

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