Sei mesi di reclusione per un paziente che, insoddisfatto della prestazione ricevuta da due dentisti, li ha apostrofati sul suo profilo social come ‘truffatori’ e ‘delinquenti’

Ha insultato su Facebook i dentisti che lo avevano avuto in cura. L’uomo, insoddisfatto delle prestazioni ricevute, ha apostrofato i camici bianchi sul popolare social network come ‘truffatori’ e ‘delinquenti’.

I medici hanno quindi deciso di citare in giudizio il paziente. L’uomo è finito a processo con l’accusa di diffamazione aggravata ex art. 595 del codice penale.

La vicenda, riportata da Ciociaria Oggi, risale al 2012. Le offese nei confronti dei due odontoiatri, professionisti molto noti con studi in tutto il basso Lazio, erano divenute ‘indelebili’ e virali dopo essere state postate sul profilo social dell’imputato.

Proprio questo aspetto – legato a potenziale pubblico di utenti raggiunto, capillarità e velocità del mezzo usato – sarebbe stato determinante nella decisione del Tribunale di Cassino.

Il Giudice ha ritenuto di accogliere le tesi accusatorie dei camici bianchi. Secondo i loro legali, infatti, sussistevano prove inequivocabili circa il fatto che i medici, sebbene mai nominati direttamente, fossero facilmente riconoscibili.

Invocando la giurisprudenza di legittimità, inoltre, gli avvocati hanno evidenziato come l’offesa online, specie quella su Facebook, sia maggiormente percepibile di qualsiasi altra forma. Fa eccezione solamente quella sulla carta stampata. Da qui, la richiesta dell’aggravante per l’ingiuria. “Facebook, infatti – sottolineano – è una piazza e l’offesa viaggia veloce”.

Il collegio giudicante ha effettivamente riconosciuto che alcuni dettagli utilizzati dall’utente rendevano i professionisti in camice bianco facilmente riconoscibili. Pertanto ha deciso di condannare l’imputato a sei mesi di reclusione, con sospensione della pena.

Gli odontoiatri, peraltro, secondo quanto riferisce il quotidiano ciociaro, starebbero preparando gli atti per avanzare richiesta di risarcimento in sede civile.

 

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