AIDC e UNGDCEC evidenziano l’impossibilità di applicazione degli ISA chiedendo di non arrivare sul filo di lana con provvedimenti di differimento dei termini

I ritardi e le incertezze nella definizione delle regole relative agli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) rappresentano un’ulteriore violazione dei diritti dei contribuenti. E’ quanto denunciano in una nota congiunta l’Associazione Italiana Dottori Commercialisti (AIDC) e l’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (UNGDCEC).
Le organizzazioni ritengono indispensabile che si adottino gli opportuni provvedimenti a tutela ed in difesa dei contribuenti, e dei professionisti che li assistono. Ciò stante l’impossibilità di applicazione dello strumento. Secondo i presidenti Andrea Ferrari (AIDC) e Daniele Virgillito (UNGDCEC), “è del tutto evidente che la partenza non potrà essere il 1° luglio”. I due rappresentanti chiedono di non arrivare sul filo di lana con provvedimenti di differimento dei termini.

“Il percorso degli ISA, nati sulle ceneri degli studi di settore e dei parametri, si è mostrato – si legge in una nota – da subito tortuoso”.

“Con la Manovra correttiva 2017 è stata imprudentemente stabilita la decorrenza nel medesimo periodo d’imposta, fino ad arrivare alla legge di Bilancio 2018, per rilanciarne l’entrata in vigore nel 2018. A seguire i decreti ministeriali del 23 marzo 2018 e del 28 dicembre 2018, con l’ultimo dei quali sono stati approvati complessivamente ‘solo’ centosettantacinque ISA, per poi approdare all’approvazione della modulistica dell’Agenzia delle Entrate del 30 gennaio 2019. In ultimo, il provvedimento dello scorso 10 maggio 2019, con il quale si è entrati nel vivo delle regole di applicabilità degli ISA.
“A circa 51 giorni dalla scadenza per il pagamento delle imposte e senza che, ad oggi, sia stato ancora rilasciato il software, si aggiungono le ‘complessità’ derivanti dalle tortuose ‘modalità tecniche di gestione’ e dalle complicazioni della struttura e del funzionamento delle ‘pagelle’ dei contribuenti. Dovrebbe far riflettere che il Pdl semplificazioni (AC 1074 – Gusmeroli, Ruocco), attualmente trasmesso al Senato, prevedrebbe la semplificazione di uno strumento che in concreto, ancora oggi, contribuenti e professionisti possono invece solo immaginare. La tardività delle istruzioni operative, aggravata dalla indisponibilità del software di elaborazione, si mostra apertamente contraria alle regole dettate dallo Statuto dei diritti del contribuente, creando evidenti ostacoli alla preventiva e puntuale determinazione del carico fiscale”.
 
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