Presentata la III Conferenza della Professione Medica e Odontoiatrica. FNOMCEO: cresce il malessere per difficoltà legate a organico e turn-over

Seicento partecipanti, centosessanta persone coinvolte in tavole Rotonde e nei workshop; centosei Presidenti d’Ordine e altrettanti Presidenti Cao impegnati nei rispettivi Consigli Nazionali. Sono alcuni numeri della III Conferenza Nazionale della Professione Medica e Odontoiatrica, “Guardiamo al futuro-Quale medico, quale paziente, quale medicina nel Ssn?” in programma al Palas di Rimini dal 19 al 21 maggio; una tre giorni che vedrà il mondo medico confrontarsi con istituzioni, sindacati e società scientifiche sulle prospettive future della professione in relazione alle nuove sfide quali quelle legate a ruolo professionale, innovazione e dimensione etica.

Tra i medici italiani “cresce il malessere, soprattutto per le difficoltà legate all’organico e al turn over”, ha sottolineato Roberta Chersevani, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli Odontoiatri (FNOMCEO), nel presentare l’iniziativa. “Il diritto alla salute – ha sottolineato Chersevani – va difeso, ma questa difesa diventa ogni giorno più difficile per l’emergere di obiettivi di natura economica e politica che prevalgono su quelli della quantità e qualità delle cure. Per questo, medici e pazienti sono sempre più disorientati dai possibili effetti dei cambiamenti che, proposti come modernizzazione, si risolvono invece troppo spesso in spreco e frustrazione”. Chersevani ha rimarcato la necessità di recuperare la centralità della figura del medico, sottolineando come “a fronte di un continuo affastellarsi di leggi e obblighi impropri, la medicina vera risiede nel rapporto medico-paziente”.

Anche il segretario generale della Federazione, Luigi Conte, ha ribadito il concetto della centralità del medico, partendo da un dato allarmante recentemente divulgato, la diminuzione dell’aspettativa di vita degli italiani nel 2015. “È un grave campanello d’allarme – sostiene Conte – che segnala come il sottofinanziamento del Ssn porta inevitabilmente ad un peggioramento delle condizioni di vita dei cittadini”.

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