L’autismo non preclude nessuna limitazione al naturale passaggio da infanzia a pubertà e le tempeste ormonali sono identiche a quelle di soggetti al di fuori dello spettro autistico che iniziano a scoprire la pulsione sessuale, il piacere di toccarsi e la masturbazione.

Un soggetto autistico non si rende conto autonomamente che tali manifestazioni non possono essere fatte in luoghi pubblici e, per i genitori, non è sempre facile aiutarli a raggiungere una progressiva autonomia nel discriminare tempi, modi e luoghi dove manifestare le loro pulsioni.

E’ compito dei genitori rendersi conto dell’insorgenza di comportamenti “inadeguati” legati a questa fase naturale di sviluppo sessuale, come quello di toccarsi in pubblico. Spesso una serie di manifestazioni vengono ignorate dagli adulti di riferimento fino all’età adolescenziale in cui c’è una vera e propria esplosione della pulsionalità e di tutti i comportamenti che ne facilitano il soddisfacimento.

La maggior parte delle volte, quindi, si va ad agire su comportamenti ormai consolidati ma, come sempre, un intervento precoce è la strategia migliore. Una corretta educazione sessuale è raccomandata in ogni caso sin dal momento in cui si presentano i primi stimoli, per mitigare il rischio di non riuscire più a limitare comportamenti imbarazzanti in pubblico.

Per quanto riguarda la masturbazione, sembrerà strano ma la prima cosa da trasmettere ai soggetti con autismo è che NON stanno facendo nulla di sbagliato a condizione che avvenga in solitudine ed in luoghi precisi della casa, come il bagno o la camera da letto. Gli interventi devono mirare quindi a conciliare la legittimità della sessualità con delle regole sociali, non a far estinguere questi comportamenti tra l’altro naturali.

Esistono strategie differenti a seconda che si tratti di soggetti a basso o alto funzionamento, da valutare e attuare caso per caso in quanto non esistono regole precise. Consiglio sempre di rivolgersi a persone qualificate ed esperte, ma qui di seguito voglio riportare alcuni spunti e idee da poter adottare nella quotidianità.

  • Durante le uscite in luoghi pubblici, se dovessero emergere comportamenti di stimolazione delle zone genitali, si potrebbe spostare l’attenzione verso uno stimolo altamente motivante per il ragazzo o che gli permetta ugualmente una certa scarica fisica. Ad esempio, se il soggetto è particolarmente interessato da un videogioco sul tablet o da un giocattolo preferito, ricordarsi di portarlo durante le uscite in maniera tale da poterlo distrarre all’occorrenza.
  • Una tecnica utile per spiegare come comportarsi nelle varie situazioni è quella dei “role playing”. Con un gioco di ruolo si possono ricreare situazioni quotidiane, in casa nell’intimità della famiglia, a scuola, durante le passeggiate nel parco, inscenando i diversi modi di comportarsi in ogni singola situazione. È un modo di usare il gioco per spiegare ai soggetti autistici a “leggere” le situazioni sociali e, per associazione al gioco fatto in precedenza, sapere come comportarsi.
  • Un’altra tecnica utile è quella di scegliere un tipo di vestiario comodo per la casa, e un altro un po’ più scomodo da togliere per le uscite fuori casa, fatto di cinture e bottoni che crei qualche minimo ostacolo. In tale maniera il bimbo può associare il tipo di vestiario al comportamento da non adottare in pubblico.
  • Similmente è possibile costruire delle “storie sociali” su questo tema che, similmente ai role playing, possono aiutare alla comprensione di questo momento intimo. Un buon libro per trovare storie sociali già pronte (e capire come costruirne altre) è  “Il nuovo libro delle Storie Sociali (Erikson)”, anche se non porta esempi dedicati a tale scopo vista la delicatezza e la soggettività dell’argomento.

E’ doveroso sottolineare la legittimità della sessualità e del suo soddisfacimento nei soggetti autistici in quanto è perfettamente naturale. Purtroppo in Italia non esistono linee guida ufficiali sull’educazione sessuale e training sessuale per gli adulti disabili e la masturbazione in pubblico, quando non considerata un reato punibile con il carcere, viene catalogato come “illecito amministrativo” (vedi sentenza n. 36867 del 2016, Corte di Cassazione) perseguibile con multe da 5000 a 30000 euro.

C’è da precisare che in Italia non c‘è la possibilità per un soggetto disabile di assistenti sessuali, e si raccomanda di non scegliere questa via in quanto chi fornisce la prestazione sessuale è perseguibile per “circonvenzione di incapace”, mentre chi accompagna il ragazzo/a è imputabile di “sfruttamento della prostituzione”.

Dr.ssa Rosaria Ferrara

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui