La Procura di Napoli indaga sulla morte del 23enne morto dopo un trasferimento atteso 4 ore. Era entrato all’ospedale di Loreto Mare in codice rosso

Riflettori puntati sull’ospedale di Loreto Mare, dove ha perso la vita, il 17 agosto, Antonio Scafuri. Partita l’indagine interna, sono arrivati sul posto anche i Carabinieri del NAS. Da chiarire le eventuali responsabilità per la lunga attesa cui è stato costretto il giovane, arrivano in codice rosso al pronto soccorso. Del caso si è interessata anche la Procura di Napoli.
Il caso continua ad essere monitorato dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Ora è il momento di aspettare l’esito delle indagini aperte dalla direzione generale dell’Asl, dalla direzione sanitaria dell’ospedale e dalla Procura, oltre che quelle degli ispettori e dei Carabinieri” ha ricordato il consigliere che fa parte della commissione sanità della Campania. “Ho di nuovo parlato con il padre che mi ha detto di essere sereno in attesa dei risultati e che non cerca vendetta ma solo verità e giustizia” ha aggiunto Borrelli sottolineando che “la famiglia ha chiesto che l’autopsia sia fatta quanto prima per permettergli di svolgere i funerali di Antonio”.

La drammatica vicenda

La vicenda legata alla morte del ventitreenne campano, era stata oggetto di una denuncia firmata dal dottor Alfredo Pietroluongo, primario dell’ospedale. Il medico, nella lettera resa pubblica dal consigliere dei Verdi, aveva descritto le condotte di altri colleghi interessati al caso. Ne era scaturito un giudizio severo, una “superficialità di comportamento” che aveva dato la sensazione al primario di “un disprezzo per la tutela dell’utenza ancora prima dell’inosservanza ai più elementari doveri professionali”.
Antonio Scafuri era stato ricoverato al pronto soccorso di Loreto Mare nella notte del 16 agosto. Le sue condizioni erano apparse subito critiche, da codice rosso. Come ha raccontato il dottor Pietroluongo, il paziente è rimasto in attesa di un’Angiotac per molte ore che doveva essere effettuata in un’altra struttura sanitaria. Nonostante i solleciti del primario, il trasferimento è avvenuto dopo quattro ore dal ricovero. Al ritorno nell’ospedale di Loreto Mare il giovane è deceduto. Alla Procura, oltre che agli ispettori sanitari, il compito di ricostruire la catena delle responsabilità che hanno portato alla sua morte.
 
 
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