L’aspetto ancor più tragico, per il Commissario europeo Vytenis Andriukaitis, è che molte malattie cardiache sono prevenibili

Sono 6 milioni i nuovi casi di malattie cardiache diagnosticate ogni anno nell’Unione Europea. Le persone che muoiono a causa di queste patologie sono e circa 1,8 milioni. Per il Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis si tratta di numeri impressionanti. Il rappresentante dell’UE lo ha affermato in occasione della Giornata mondiale del cuore che si è celebrata lo scorso 29 settembre.

Andriukaitis ha invitato gli Stati membri, e non solo i ministri della sanità, ma tutti i ministri, ad intensificare i loro sforzi sui fattori di rischio. L’aspetto ancor più tragico – ha infatti sottolineato – è che “molte malattie cardiovascolari sono prevenibili”.

“A livello della Commissione, promettiamo – ha aggiunto il Commissario – di continuare a lavorare su iniziative incentrate sulle scelte di stile di vita incoraggiando un’alimentazione sana. Rimaniamo impegnati a ridurre l’uso del tabacco, una delle principali cause di malattie cardiache”. Su tale fronte, oltre alle politiche in materia di regolamentazione e pubblicità, l’UE ha recentemente adottato nuove regole di tracciabilità per prevenire le vendite illegali.

Nel 2015, in tutta l’Unione, gli attacchi di cuore sono stati segnalati come causa di morte nel 12% di tutti i decessi. La percentuale più bassa, secondo i dati Eurostat, si è registrata in Francia e Paesi Bassi (entrambi 6%). A seguire il Portogallo (7%). In questi tre paesi, sono morti per attacchi di cuore più uomini che donne

Al contrario, gli Stati con la percentuale maggiore di decessi causati da attacchi di cuore sono stati Lituania (38%), Lettonia (29%) e Slovacchia (27%). In questi Stati, i decessi femminili hanno superato quelli maschili. più donne sono morte di attacchi di cuore rispetto agli uomini.

 

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