La sezione regionale del Sindacato Medici Italiani aderisce e sostiene le ragioni della manifestazione organizzata a Napoli dal movimento Medici senza carriere

“Il medico di medicina generale è il primo punto di riferimento per il paziente e la sua famiglia, così come i presidi di continuità assistenziale. E questo vale ancor di più per nostra regione, dove vi sono molte  difficoltà  nel soddisfare i bisogni di salute dei cittadini campani”. Così il Segretario Regionale Campania del Sindacato Medici Italiani Luigi De Lucia nel manifestare adesione e sostegno alle ragioni della manifestazione in programma a Napoli del movimento Medici senza Carriere.
I medici in attesa di prima convenzione e trasferimento, nello specifico, dopo aver atteso il 31 marzo 2019, data ultima per la pubblicazione degli ambiti carenti, non avendo ricevuta alcuna rassicurazione in merito, hanno deciso di organizzare una manifestazione di protesta “affinché Regione Campania possa rientrare, alla pari delle altre Regioni, nella normalità e legalità”.

Il 6 maggio  la Regione Campania ha pubblicato gli ambiti carenti 2018.

“Un piccolissimo risultato per il lavoro svolto in questi mesi” che tuttavia non soddisfa i medici in attesa di prima convenzione e trasferimento. “La Regione – sostengono i manifestanti – nel pubblicare gli ambiti carenti 2018, tra l’altro in maniera poco esaustiva, resta ancora inadempiente nel rispetto del contratto di lavoro, poiché entro la fine dello scorso marzo avremmo dovuto avere le carenze del 2019, così come avviene nelle altre regioni”. I medici chiedono quindi che siano attribuiti i posti carenti per l’anno in corso così come previsto dal contratto.
“Da molto tempo- ricorda De Lucia – la mia parte sindacale sta ponendo l’accento sul superamento del lavoro precario dei medici, richiamando a un ruolo più certo di programmazione la Regione Campania”.

“Una nuova leva di giovani medici deve essere messa in grado di accedere alla professione”.

“In questo senso anche il prossimo Accordo Integrativo Regionale della Campania per la medicina generale deve prevedere risorse aggiuntive per la formazione dei giovani medici e misure per la stabilizzazione del lavoro precario nel comparto medico”.
“Lo SMI – conclude il rappresentante sindacale – sostiene che per superare l’attuale condizione di precarietà dei giovani medici è fondamentale una riforma strutturale della formazione attraverso l’istituzione della specializzazione in medicina generale. Questo per dare una risposta concreta alle nuove leve mediche in Campania e nel resto del Paese”.
 
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