Lo scorrimento delle graduatorie 2018-2021 del corso di formazione specifica in medicina generale potrà proseguire fino al 15 novembre 2019. Grillo: al lavoro per rendere finalmente il processo formativo coerente, continuo e centrato sui contenuti

E’ stato firmato ieri il decreto che permetterà di estendere la validità delle graduatorie 2018-2021 del corso di formazione specifica in medicina generale e così di proseguire il loro scorrimento. Il termine, nello specifico, è prorogato fino al 15 novembre 2019 per consentire a ciascuna Regione e Provincia autonoma di assegnare, secondo l’ordine della graduatoria stessa, i posti che si siano resi vacanti per cancellazione, rinuncia, decadenza o altri motivi.

I giorni di corso persi devono essere recuperati e regolarmente retribuiti, nel rispetto del limite minimo di 4.800 ore e di 36 mesi.

Accolto, dunque, l’appello lanciato dalla Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg). “Considerata premessa necessaria la definizione certa, da parte della Conferenza delle Regioni, dei tempi di pubblicazione del bando di concorso e di espletamento della prova concorsuale per l’accesso al Corso Formazione specifica in Medicina Generale (CFSMG) per il triennio 2019-2022, quest’ultima fissata per il mese di dicembre e conseguentemente, in coerenza con le tempistiche dello scorso anno, l’inizio del corso entro marzo 2020, si ritiene che a questo punto non ci siano impedimenti a poter considerare un ulteriore scorrimento dell’utilizzo delle graduatorie del concorso 2018-2021 fino a novembre del corrente anno”. È quanto chiedeva pochi giorni fa il segretario nazionale Silvestro Scotti in una lettera inviata al Ministro della Salute, Giulia Grillo.

E proprio la titolare del dicastero di Lungotevere Ripa ha commentato con soddisfazione il provvedimento che accoglie le istanze dei mmg. “Non possiamo permettere – ha sottolineato – che il grande sforzo per raddoppiare le borse sia vanificato lasciando centinaia di posti di formazione vuoti. Questa proroga è necessaria per fronteggiare i danni generati da un sistema di formazione post laurea miope e antiquato, all’origine non solo dell’imbuto che ostacola il percorso di formazione e accesso alla professione, ma anche della frustrazione di molti medici entrati in specializzazioni alle quali in realtà non ambivano”!.

“Il mio Ministero – ha concluso Grillo – sta continuando a lavorare con il MIUR per porre fine a tutto questo e rendere finalmente il processo formativo coerente, continuo e centrato sui contenuti più che sulla burocrazia”.

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