Da un docente certe affermazioni non me le sarei mai aspettate, come non mi sarei aspettato che una specializzanda in medicina legale possa essere docente di medicina legale! Più misterioso dei misteri della Fede!

Non ho tanta voglia di prolungarmi su questa faccenda che mi ha addolorato in quanto conosco i familiari della vittima e non penso che riferirò loro gli esiti della bozza di ctu almeno fino a che non riceverò quella definitiva. Un chirurgo generale come ausiliario in un caso di chirurgia vascolare e internistico, una specializzanda in medicina legale come ctu, beh, forse me lo dovevo aspettare.

Andiamo al dunque. Vi anticipo che questo caso, che vi invito a leggere, è stato pubblicato su «Responsabile Civile» il 10 agosto scorso. L’analisi di tale caso da parte dei fiduciari della compagnia di assicurazione e del comitato medico legale della struttura era stato certamente positivo in quanto abbiamo ricevuto una offerta di 100 mila euro che puntualmente abbiamo rifiutato in quanto offensiva della dignità degli eredi della povera sig.ra S.L. E questo annotazione conferma sempre di più l’inadeguatezza del ctu e del suo ausiliario!

In sintesi i consulenti si inventano una complicanza e ignari delle regole giuridiche affermano che i poveri medici della struttura ospedaliera hanno fatto tutto bene ma che la signora è morta per tale complicanza fantasiosa che seppur prevedibile era inevitabile. Ma non è tanto questo il punto cruciale dei fatti, ma la vera discrasia medicolegale è l’affermazione sul consenso e le motivazioni della prevedibilità e della inevitabilità. Insomma questa fantomatica “sindrome da rivascolarizzazione” (che non è la diagnosi di morte riferita in cartella) era prevedibile in quanto la paziente aveva un quadro patologico preesistente complesso, ed inevitabile sempre per lo stesso motivo, ossia per lo stato patologico preesistente!

Insomma in scienza e coscienza il ctu medico legale ha affermato che seppur i sanitari sapessero di poterla ammazzare hanno deciso di …ammazzarla! Però con il consenso …dei figli della signora! Ditemi se anche questo caso non è una vera comica! Che dire di più che il medico legale doveva prospettare alle parti e al Giudice il perché i sanitari hanno fatto tutto bene e se esisteva un percorso terapeutico alternativo (giudizio controfattuale) che avrebbe reso migliore il futuro della paziente?

Avrebbe dovuto dire perché ha ritenuto esaustivo il consenso dato dai sanitari alla malata? Perché quegli scellerati dei medici della struttura precedente non hanno voluto operare la paziente per il grave rischio di morte? Che dite voi questa è solo teoria? E così sia allora…ma la speranza verso i giudici non è ancora spenta, quindi confidiamo nella loro precisa presa di posizione. Pubblicheremo la relazione definitiva e vi aggiorneremo sui risultati del proseguo del processo.

Dr. Carmelo Galipò

Scarica i pdf:

Bozza di CTU S.C. contro Policlinico

Note alla bozza di CTU S.L.

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui