Due infermiere sarebbero state vittime di un approccio indesiderato da parte di un medico accusato di molestie sessuali per aver provato a baciarle

Un medico accusato di molestie sessuali è stato rinviato a giudizio per aver tentato di baciare due infermiere. I fatti risalirebbero al 2015 e al 2016.
In entrambe le occasioni, il medico accusato di molestie sessuali – dottor C. – avrebbe tenuto dei comportamenti totalmente inappropriati.

In base alle ricostruzioni della Polizia, il medico avrebbe rinchiuso due infermiere in una stanza della Centro medico diagnostico di Ponzara Magra, tentando di baciarle sulle labbra.

Secondo il pubblico ministero Federica Mariucci, che ha coordinato le indagini della Polizia,
“non ci è riuscito perché le ragazze si sono divincolate”. Fatto che chiaramente non sminuisce la gravità degli episodi.
L’ultimo tentativo sarebbe avvenuto il 28 agosto 2016. In quell’occasione, il medico accusato di molestie sessuali avrebbe aggredito fisicamente una delle giovani infermiere.
La modalità è identica per entrambi i casi.
L’uomo agiva mettendosi davanti alla donna “bloccandola e avvicinandosi al volto, riuscendo soltanto a baciarla sulla guancia”. La ragazza, ad agosto, sarebbe riuscita a liberarsi dalla presa del medico per poi fuggire.
Anche la collega ha raccontato di aver vissuto una disavventura simile pochi mesi prima.

Il medico l’avrebbe immobilizzata, tentando un approccio fisico piuttosto insistente. “L’infermiera ha girato la testa dall’altra parte per evitare di essere baciata”, afferma un investigatore.

Per tale ragione, il giudice Marta Perazzo, in udienza preliminare, ha deciso per il rinvio a giudizio per il professionista.
Il medico, difeso dall’avvocato Lorenzo Musetti, dovrà presentarsi in tribunale il 14 febbraio prossimo, davanti al secondo collegio spezzino.
Le due infermiere, assistite dagli avvocati Marco Argenziano e Valeria Palmegiani, si sono già costituite parte civile.
Il dr. C., peraltro, ha già dei precedenti in tal senso. Il medico è già stato condannato nel 2002 a due anni di reclusione, in via definitiva, per un episodio di abusi sessuali avvenuto in Toscana.
Le testimonianze delle infermiere, dunque, saranno fondamentali per lo svolgimento del processo, anche se le dichiarazioni rilasciate agli investigatori sembrano già inchiodare il medico.
 
 
 
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