Continuano le aggressioni al personale sanitario. Stavolta la vittima è stata un medico del pronto soccorso. L’aggressore, 38enne con problemi psichici, è stato arrestato e si trova ora ai domiciliari

Teatro dell’ultima, feroce aggressione nei confronti di un sanitario è stato l’ospedale Mater Salutis di Legnago, in provincia di Verona, dove un medico preso a pugni da un paziente ha riportato una prognosi di 40 giorni.

Ecco come si sono svolti i fatti.

L’autore dell’aggressione è un 38enne che vive a Castagnaro con la moglie incinta e tre figli. È disoccupato e soffre di problemi mentali.

Per curarsi, deve fare frequente ricorso a farmaci antidepressivi e a tranquillanti. Medicinali che incidono pesantemente sul suo comportamento.

Il 14 febbraio l’uomo era stato accompagnato in ospedale proprio dalla moglie a causa di un attacco d’ansia. Dopo la visita, nel corso della quale non era stato riscontrato nulla di grave, il paziente stava per essere rimandato a casa, ma il medico curante che aveva preso in carico la situazione ha proposto di misurargli la pressione.

A quel punto, la moglie ha iniziato ad agitarsi, sostenendo che non fosse necessario.

L’uomo, in un raptus, ha iniziato a picchiare il professionista. Il medico preso a pugni dal paziente dovrà adesso sottoporsi a un’operazione maxillo facciale a causa delle ferite.

Il 38enne è stato quindi accompagnato in caserma per rispondere dell’accaduto.

L’arresto è stato convalidato, ma il 38enne non andrà in carcere. Il pubblico ministero aveva chiesto la custodia cautelare in carcere perché l’uomo era stato già condannato in passato per porto abusivo d’armi e violenza. Vi era dunque il rischio concreto che il suo comportamento violento potesse ripetersi.

Invece, il giudice ha deciso che l’uomo resterà agli arresti domiciliari, almeno fino al 19 marzo, giorno fissato per il processo. Restano confermate le accuse a suo carico di lesioni a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio.

Confermata anche la prognosi di 40 giorni della vittima, in attesa dell’intervento al volto, necessario per le lesioni subite.

 

 

 

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