All’esame del Consiglio regionale una proposta di legge che prevede la sospensione dall’attività scolastica per i minori non vaccinati

Sospensione provvisoria dall’attività scolastica per i minori non vaccinati in attesa della regolarizzazione. E’ una delle ipotesi contenute nella proposta di legge regionale del Lazio per tutelare  i bambini immunodepressi.
Il provvedimento ha già ricevuto l’ok dalla Giunta guidata da Nicola Zingaretti e passa ora all’esame del Consiglio regionale per l’approvazione definitiva. “Il caso del piccolo Matteo – ha spiegato il Governatore – ha chiarito quanto fosse necessario un intervento in questo settore per garantire il diritto dei più deboli di poter andare a scuola”. Il riferimento è al bambino immunodepresso costretto a casa dalla presenza nella sua classe di compagni non vaccinati.
“E’ una questione di civiltà- aggiunge Zingaretti La nostra priorità è sempre stata quella di tutelare i più deboli e i bambini immunodepressi garantendo loro l’accesso all’istruzione”.

Con la proposta di legge la Regione Lazio, in collaborazione con le Asl, intende garantire in modo omogeneo su tutto il territorio regionale le attività dirette alla prevenzione, al contenimento e alla riduzione dei rischi per la salute.

In particolare,  l’articolo 2 del testo, prevede che nelle scuole dell’obbligo in presenza di classi nelle quali vi siano più di due minori non vaccinati le Aziende Sanitarie possano proporre misure provvisorie che comporterebbero la temporanea sospensione dall’attività scolastica dei minori non vaccinati in attesa della regolarizzazione.
In base ai dati diffusi dal Ministero della Salute supera di gran lunga la soglia di copertura del 95% per le vaccinazioni in età pediatrica (0-24 mesi). Il dato arriva oltre il 98% per il vaccino contro il polio, la difterite, il tetano, epatite B e la pertosse e oltre il 97% per il morbillo, la parotite e la rosolia.
“Un risultato straordinario  raggiunto grazie ad uno sforzo importante dei centri vaccinali e grazie alla creazione nel Lazio dell’Anagrafe vaccinale. A sottolinearlo è l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato. “Ora – conclude D’Amato – questo lavoro va consolidato mantenendo alta l’attenzione per continuare questo importante lavoro a tutela della salute dei più piccoli”.
 
Leggi anche:
COMPAGNI NON VACCINATI, BIMBO IMMUNODEPRESSO NON PUÒ TORNARE A SCUOLA

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui