Raggiunto un accordo transattivo tra l’Azienda Ulss 5 Polesana e i familiari di una donna morta di legionella presso il nosocomio di Rovigo

Si sarebbe concluso con un accordo transattivo il contenzioso tra l’Azienda Ulss 5 Polesana e i familiari di una donna morta di legionella nel 2009. A darne notizia la Voce di Rovigo, che ripercorre la vicenda così come ricostruita nel corso del procedimento.
La signora era stata ricoverata presso la Divisione di Pneumologia dell’Ospedale di Rovigo a fine settembre 2009 per febbre e dispnea ingravescenti. Nel primo periodo di degenza le sarebbero state riscontrate prevalentemente toracoalgie in assenza di rialzo termico. Poi, a circa quindici giorni di distanza dall’ingresso in struttura era comparsa una punta febbrile. Le sarebbe quindi stata somministrata una terapia antibiotica, cambiata dopo qualche giorno.
Il 22 ottobre 2009 la paziente venne trasferita presso il Reparto di Rianimazione con una diagnosi di insufficienza respiratoria da polmonite da legionella. Nel giro di una settimana sopraggiunse il decesso.

I parenti, ipotizzando la sussistenza di una responsabilità della struttura sanitaria, hanno avviato un giudizio civile davanti al Tribunale di Rovigo.

La consulenza tecnica d’ufficio disposta dai giudici avrebbe confermato quanto sostenuto dalla famiglia, ovvero la corrispondenza tra i profili genomici della Legionella Pneumophila isolata dai prelievi eseguiti sulla paziente e i profili genomici dei tre ceppi isolati dall’impianto idrico della Divisione di Pneumologia del Presidio Ospedaliero di Rovigo, peraltro proprio nella stanza in cui era ricoverata la paziente.
L’Azienda ospedaliera, sulla base della fondatezza delle tesi dell’accusa avrebbe quindi accelerato le trattative per una transazione. Alla fine si è giunti a un’intesa. Alla famiglia, secondo quanto riferisce la Voce di Rovigo, andranno circa 500mila euro.
 
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