È stato stabilito un maxi risarcimento per gli eredi di una donna morta dopo quattro operazioni al Santa Chiara di Pisa. Ecco cos’è accaduto

Per la vicenda di una donna morta dopo quattro operazioni all’ospedale Santa Chiara di Pisa, il Tribunale ha stabilito un maxi risarcimento per i suoi eredi riconoscendo la responsabilità del nosocomio e di due medici.

La signora – una nota professoressa di Lettere assai conosciuta – è morta dopo quattro operazioni il 16 agosto 2010. La 73enne lottava da tempo contro una neoplasia all’intestino.

Il maxi risarcimento alla famiglia consta di quasi 500 mila euro.

Un conto piuttosto salato per l’Azienda ospedaliera pisana, che dovrà pagare tale cifra in conseguenza del verdetto emesso dal giudice Eleonora Polidori.

Secondo quest’ultima, la donna morta dopo quattro operazioni sarebbe deceduta proprio a causa di queste.

I familiari della donna, che come riporta Il Tirreno era una professoressa delle medie molto nota in zona, fin dal principio hanno deciso di vederci chiaro su una morte che, per loro, era sospetta. E questo nonostante le già cagionevoli condizioni di salute della donna.

Inizialmente la richiesta di risarcimento era di 1,2 milioni di euro.

A rappresentare gli eredi della donna – che hanno citato in giudizio l’ospedale e quattro medici di chirurgia che si erano occupati della professoressa nel corso della degenza e degli interventi in sala operatoria – erano gli avvocati Stefano Borsacchi e Sandra Berretti.

Sulla base della relazione del consulente tecnico il giudice ha scritto la sentenza.

Ha ridotto le pretese avanzate nella citazione a giudizio considerando l’età della paziente e il suo stato di salute generale, ritenendo però provata la colpa medica come causa della morte della professoressa.

Pertanto, il Tribunale ha riconosciuto la responsabilità dell’Aoup e di due medici assistiti dagli avvocati Carla Fiaschi e Patrizio Pugliese.

 

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