Tre condanne a un anno oltre al risarcimento dei danni e al pagamento di una provvisionale da 40mila euro: questo il verdetto per i tre sanitari condannati nella vicenda di un uomo morto dopo una diagnosi di peritonite ritardata.

Una condanna a un anno e il pagamento di un risarcimento danni con una provvisionale da 40mila euro: questa la condanna per tre medici per il caso di un uomo morto dopo una diagnosi di peritonite ritardata.

La vicenda

Il caso riguarda la morte di B.A.: l’uomo, nel novembre 2014, è stato ricoverato per un intervento al colon nella clinica ‘Villa del Sole’ di Caserta. Dopo l’operazione, però, è sorta una complicanza post operatoria. Ed è proprio lì che la diagnosi di peritonite ritardata ha causato poi una serie di problemi rivelatisi fatali per l’uomo.

Questi è stato trasferito, dietro richiesta dei familiari, all’ospedale ‘S. Anna e S. Sebastiano’ di Caserta. Qui, sebbene sia stato operato d’urgenza, l’uomo è morto il 22 novembre 2014 per shock settico causato da deiscenza dell’anastomosi (apertura dei punti di sutura).

Il tutto sarebbe stato causato proprio dalla diagnosi di peritonite ritardata dai medici.

Da qui la decisione della condanna, emessa dal giudice Comella, del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti dei chirurghi R.P. (a difenderlo gli avvocati Anita Salzano e Arturo Froio), G.D.S. (difeso dagli avvocati Giuseppe Fusco e Giuseppe Vacca) e S.P. (difeso dall’avvocato Fontanarosa).

Le condanne

Il giudice, dopo un procedimento durato quasi due anni, ha inflitto la pena di 1 anno ciascuno per i tre professionisti oltre al risarcimento dei danni e al pagamento di una provvisionale di 40mila euro per ciascuna delle 3 parti civili costituitesi in giudizio.

Queste ultime erano rappresentate dagli avvocati Adriana Cordella e Danilo Riccio.

Il processo, inoltre, ha visto confrontarsi ben 7 consulenti, allo scopo di fare chiarezza sulla vicenda e accertare le responsabilità dei medici coinvolti.

Il Tribunale si è riservato 90 giorni di tempo per il deposito delle motivazioni della sentenza.

 

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