La Procura di Roma indaga sul decesso di un uomo di 65 anni, morto dopo una gastrectomia che aveva deciso di affrontare per dimagrire. Al momento nell’inchiesta non risultano indagati; si attendono risposte dagli accertamenti medico legali
La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta sul decesso di un uomo di 65 anni morto dopo una gastrectomia al Policlinico di Tor Vergata. Le indagini sono partite in seguito alla denuncia presentata dai parenti della vittima poche ore dopo la scomparsa del loro congiunto.
L’ipotesi di reato è di omicidio colposo. Al momento, tuttavia, il fascicolo è contro ignoti. Non sarebbero state, infatti, effettuate iscrizioni sul registro degli indagati. “Non vogliamo incolpare nessuno – fa sapere il legale della famiglia – ma solo capire quale siano le cause della morte”.
L’uomo, come ricostruisce il Messaggero, aveva deciso di sottoporsi a un intervento di resezione gastrica. Pesava 150 chili e voleva dimagrire per salvaguardare la propria salute. In realtà quel percorso intrapreso dettato dal desiderio di rimettersi in forma si è concluso tragicamente.
Lo scorso 10 marzo il paziente aveva effettuato la preospedalizzazione. Dopo una settimana era stato ricoverato per l’intervento, in programma il 18 marzo. Durante l’operazione, tuttavia, secondo quanto denunciato dai parenti, sarebbero insorte delle complicanze. Da li la necessità di effettuare un secondo intervento ‘riparatore’, probabilmente per contenere una emorragia. Ma il 65enne, finito in terapia intensiva, non si è più ripreso, fino al sopraggiungere del decesso.
Per fare chiarezza sull’accaduto il pubblico ministero ha incaricato un perito dell’Università La Sapienza di svolgere i necessari accertamenti. Dagli esami medico legali si attendono risposte circa la cause della morte.
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