L’Authority ha stabilito multe da 1 milione di euro agli operatori telefonici per le bollette a 28 giorni. Ora i consumatori esigono i rimborsi

L’Authority ha deciso multe da 1 milione di euro agli operatori telefonici (Tim, Vodafone, Wind-Tre e Fastweb) per aver fatturato ogni 28 giorni.
Nello specifico, le sanzioni previste per ciascuno ammontano 1,16 milioni di euro.
Un tema, quello delle bollette a 28 giorni, che aveva fatto molto discutere. E adesso arrivano finalmente le multe da 1 milione di euro agli operatori telefonici responsabili.
Scattata la sanzione deliberata dal Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, presieduto da Angelo Marcello Cardani, ora i consumatori pretendono di ottenere i rimborsi.

Inoltre, la sanzione comminata è quella massima prevista per la mancata osservanza della delibera in materia di cadenza di rinnovo delle offerte e di fatturazione dei servizi, riguardo telefonia fissa e offerte convergenti fisso-mobile.

La vicenda aveva preso il via quando le compagnie telefoniche avevano deciso di fatturare non più mensilmente, ogni 30 giorni, ma ogni 28 giorni.
A quel punto, la scorsa primavera, si era reso necessario l’intervento di Agcom. Questo era finalizzato a tutelare gli utenti con un’apposita delibera in materia di cadenza di rinnovo delle offerte e di fatturazione dei servizi. Inoltre, riguardava la telefonia fissa e le offerte convergenti fisso-mobile.
L’inosservanza di tale delibera ha portato alla sanzione dell’Agcom. Il suo Consiglio ha deliberato, su proposta del relatore Francesco Posteraro, la sanzione massima prevista dalla legge.
Oltre a questo, sono state emanate delle linee guida sulla propria attività di vigilanza dell’attuazione, da parte degli operatori, delle disposizioni in materia previste dal dl fisco.
Il governo si era interessato della fatturazione. Grazie al decreto fiscale, ha arginato la pratica riportando, per legge, la fatturazione su base mensile per telefoni e pay-tv.
Fanno eccezione le promozioni non rinnovabili o inferiori al mese. Un ostacolo superato dagli operatori con relativi aumenti delle tariffe.

Sui rimborsi ai consumatori si è espressa Altroconsumo.

In una nota “diffida gli operatori telefonici a restituire ogni euro ingiustamente incassato con la tariffazione selvaggia a 28 giorni”.
La sanzione inflitta dall’autorità non è infatti ritenuta sufficiente dall’associazione.
“Diffidiamo gli operatori telefonici a restituire la tredicesima mensilità prelevata indebitamente dalla tasche dei consumatori” scrive Ivo Tarantino. Il responsabile relazioni esterne di Altroconsumo, annunciando che la vicenda sarà seguita da vicino, ha anche minacciato una class action qualora i rimborsi non vengano effettuati.
 
 
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