I mutui ipotecari possono essere richiesti per l’acquisto di unità abitative e box auto, ristrutturazioni e spese di studio di un componente del nucleo familiare

Il 1 gennaio 2019 entrerà in vigore il Regolamento per la concessione dei mutui ipotecari agli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Il mutuo può essere richiesto da chi sia in attività di servizio con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Oppure dai pensionati con un’anzianità di iscrizione non inferiore a un anno.

La durata dei mutui, in linea generale è di 10, 15, 20, 25 o 30 anni. Per gli iscritti che alla data di presentazione della domanda abbiano compiuto 65 anni, la durata massima richiedibile è di 15 anni.

Il rimborso avviene con metodo di calcolo “alla francese”, in rate trimestrali costanti e posticipate, in funzione dei tassi d’interesse fissati con provvedimento dell’INPS. Il rimborso del mutuo avviene in funzione del tasso d’interesse fisso o variabile. Per il rimborso delle rate dei mutui a tasso fisso il pagamento avviene tramite addebito su c/c bancario o postale intestato al mutuatario. Negli altri casi avviene tramite MAV.

Il mutuo non può essere concesso se l’importo delle rate da pagare annualmente, comprensive degli interessi, supera il trattamento utile dell’iscritto equivalente alla metà del reddito annuo imponibile del nucleo familiare.

In qualunque momento il titolare del contratto può estinguere parzialmente o totalmente il mutuo, con pagamento in unica soluzione, senza alcuna penalità.

I mutui ipotecari possono essere richiesti per l’acquisto di un’unità abitativa nella misura massima di 300mila euro. Per i lavori di ristrutturazione il contributo massimo erogabile è pari al 40% del valore dell’immobile e comunque non può superare i 150mila euro. E ancora il mutuo può essere richiesto per l’acquisto di un box auto (massimo 70mila euro) o per l’istruzione e la formazione di un componente del nucleo in Italia o all’estero (massimo 100mila euro).

Le domande di concessione del mutuo devono essere inviate telematicamente dal 15 gennaio al 10 ottobre di ogni anno vengono ammesse secondo l’ordine cronologico di protocollazione. Nel caso in cui si determini un’eccedenza di richieste rispetto al 90% delle disponibilità finanziarie assegnate per l’esercizio, si procede con la redazione di una graduatoria.

 

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