Un call center neuropsichiatrico attivo h24: a chiamare sono i genitori, di fronte a improvvisi problemi e crisi dei loro figli, e a rispondere è un team di 5 psicologi pronto a dare una prima soluzione ai problemi di natura psicologica e psichiatrica segnalati. Il servizio arriva dall’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma ed in queste prime settimane estive, complice anche l’influenza del gran caldo, sta registrando fino a 15 chiamate al giorno.
«In estate – spiega Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria Infantile del Bambino Gesù – aumentano le richieste di aiuto: stiamo ricevendo circa 15 telefonate al giorno, anche da altre Regioni del Centro-sud e la maggioranza delle segnalazioni riguarda bambini tra 10 e 14 anni. Nei mesi estivi molti disturbi possono infatti acuirsi. Il caldo torrido, la solitudine di chi resta in città e la chiusura della scuola che normalmente rappresenta un fattore di protezione, costituiscono importanti elementi di rischio per la comparsa di disturbi emotivi e del comportamento. Si va dalle richieste di consigli perché magari il bambino e’ molto nervoso a casi più gravi in cui l’adolescente diventa violento, ma abbiamo pure avuto richieste di aiuto per ragazze anoressiche che, a causa del caldo, avevano subito seri scompensi poiché  non bevevano».
Dall’altro capo del filo, lo psicologo valuta la situazione e decide l’intervento più opportuno: può fornire consigli, suggerire una visita con uno specialista o, nei casi più urgenti, disporre l’invio al pronto soccorso del bambino in preda a una crisi o in condizioni di particolare sofferenza psichica. Questo servizio, sottolinea Vicari, «è dunque rivolto a tutti i genitori che hanno difficoltà a gestire i comportamenti del proprio figlio». Ciò a fronte del fatto che, come avverte l’Organizzazione mondiale della Sanità, i disturbi psichiatrici in età infantile e adolescenziale sono in crescita e colpiscono circa il 20% della popolazione pediatrica: «Ciò a causa di fattori ambientali ma anche del maggiore uso di sostanze stupefacenti e cannabinoidi», avverte l’esperto.
Circa 6000 i ragazzi, provenienti da tutta Italia, visitati ogni anno dai neuropsichiatri del Bambino Gesù
 

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