La donna è deceduta pochi giorni dopo un intervento al femore. La famiglia ipotizza negligenze e imperizia da parte dei sanitari

Sette sanitari, tra medici e infermieri, dell’Ospedale di Nocera Inferiore sono indagati per la morte di una paziente di 79 anni, deceduta a pochi giorni da un intervento al femore. Una tragedia su cui i parenti della signora vogliono fare chiarezza, ipotizzando negligenze e imperizia nella condotta dei sanitari del reparto di Nefrologia.

Nella denuncia presentata presso la Polizia di Stato, il figlio fornisce la sua versione di quanto accaduto, riportata dal quotidiano “Il Mattino”

La madre, a metà dicembre, si era procurata la frattura del femore della gamba destra con una caduta. Ricoverata in ospedale venne operata  e dopo due soli giorni dall’intervento iniziò a camminare.

L’insorgere di un problema di carattere urinario indusse poi i medici a consigliare il trasferimento della paziente dal reparto di ortopedia a quello di nefrologia.

Nel corso delle degenza il figlio riporta di aver notato che la ferita si era gonfiata con fuoriuscita di liquido giallastro e di sangue. I medici, tuttavia lo avrebbero tranquillizzato dicendogli che era tutto normale e che la ferita sarebbe guarita senza la necessità di ulteriori cure mediche.

Nella denuncia si parla anche di un catetere mai cambiato, se non dopo l’insistenza della figlia della signora, e di una mancanza di monitoraggio dei pazienti nelle ore notturne.

A inizio gennaio la situazione peggiora. Sempre stando al racconto del figlio, alla donna viene controllata la febbre. Ma quando la temperatura viene misurata dai sanitari ha un valore di 37 gradi; con un termometro portato da casa il valore sale a 38, 7.

Solamente dopo tre giorni i medici avrebbero deciso di somministrare un antibiotico ad ampio spettro. Ma il 7 gennaio la paziente è deceduta.

Spetta dunque ora alla locale Procura il compito di verificare la presenza di responsabilità mediche da parte dei camici bianchi indagati. Le prime luci potrebbero arrivare dai risultati dell’esame autoptico, attesi entro 90 giorni.

 

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