La perizia medico-legale disposta dal Tribunale di Civitavecchia ha scagionato i due medici e le due ostetriche a processo nel caso della bimba morta dopo il parto a Vetralla, nel 2012. I quattro sanitari sono stati assolti.

Si chiude la vicenda giudiziaria dei due ginecologi e delle due ostetriche a processo per il caso della neonata deceduta dopo il parto: tutti assolti.

A scagionarli definitivamente è stata la perizia medico-legale disposta dal Tribunale di Civitavecchia.

Il caso, di cui ci eravamo già occupati, riguardava la morte di una neonata deceduta dopo il parto all’Ospedale di Tarquinia nel 2012.

La madre, durante il processo, aveva raccontato di aver potuto abbracciare la piccola solo dopo che era già morta, senza sapere cosa fosse accaduto prima.

“Me l’hanno fatta tenere in braccio qualche minuto dopo morta – ha raccontato la donna, costituitasi parte civile col marito – non aveva pianto, ma non ci dicevano cosa avesse, poi ci hanno proposto l’autopsia, ma non avevano nemmeno avvisato la procura, ci siamo andati noi”.

Ma per i giudici, tutte le accuse a carico dei quattro sanitari sono crollate, e non c’è stato omicidio colposo.

Il giudice del tribunale di Civitavecchia, Sandro Saba, dopo aver ascoltato le consulenze delle parti e dei periti, il professor Roberto Brunelli e la sua collega Raffaella Rinaldi, ha scagionato totalmente “medici e paramedici sub iudice”.

A giudizio erano andati – si ricorda – sia il ginecologo di turno oltre ad un’altra ginecologa e due ostetriche. Il tutto sulla base della iniziale consulenza di parte richiesta dai pubblici ministeri.

Alla fine la perizia collegiale ha però avvalorato la ricostruzione del medico legale della difesa, dottoressa Annarita Morgani.

Il difensore del ginecologo di turno, l’avvocato Luca Cococcia del Foro di Roma, non ha nascosto la propria soddisfazione.

“Finalmente giustizia è stata fatta. – ha detto il legale – Dopo ben cinque anni di udienze è emersa la totale estraneità del mio assistito per la tragica morte della piccola Viola. Il cui decesso è da addebitarsi esclusivamente ad una imprevedibile complicanza innestatasi nel corso del parto”.

 

 

 

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